Emergenza rifiuti in Sicilia, “discariche vicine alla saturazione”: rischio anche nel messinese

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La discarica Borranea di Trapani, dove conferiscono i rifiuti solidi urbani molti Comuni anche delle provincie di Palermo, Agrigento e Messina, ha quasi raggiunto la massima capienza: i sindaci reclamano l’intervento della Regione Siciliana

La chiusura della discarica di Motta Sant’Anastasia avvenuta a metà giungo ha innescato una reazione a catena e messo in crisi il conferimento degli Rsu presso l’impianto di Trapani, adesso a rischio saturazione. Si tratta di un impianto fondamentale per l’intera Sicilia perché è lì che viene raccolta la spazzatura di 85 comuni, 60 delle province di Palermo, Agrigento e Messina e 25 del trapanese. “La grave situazione igienico ambientale venutasi a creare per l’impossibilità di conferire gli Rsu nella discarica Borranea di Trapani”, con “ormai prossima emergenza sanitaria”, è stata evidenziata in un documento congiunto che i sindaci dei comuni della Srr Trapani Nord e Sud hanno inviato al presidente della Regione, Nello Musumeci, all’assessore regionale all’Ambiente, al prefetto di Trapani e ai deputati regionali.

I sindaci esprimono la loro “profonda preoccupazione per l’attuale emergenza. In piena stagione estiva – scrivono – con un afflusso di turisti ritornato ai numeri degli anni pre-Covid, non poter assicurare il normale svolgimento della raccolta dei rifiuti, sta provocando allarme nei cittadini ed un enorme danno economico e di immagine per l’intera provincia. Sappiamo che le cause dell’ennesima emergenza sono dovute alla fragilità del sistema regionale del ciclo dei rifiuti, privo di impianti di trattamento finale idonei. La chiusura della discarica di Motta Sant’Anastasia ha innescato una reazione a catena che ha, di fatto, messo in crisi il conferimento degli Rsu presso l’impianto di Trapani”.

“Ad oggi, presso tale discarica, conferiscono 85 comuni, 60 delle province di Palermo, Agrigento e Messina e 25 della provincia di Trapani. Su 370 tonnellate al giorno che vengono conferite, solo 170 provengono dai comuni trapanesi, le altre 200 sono di comuni fuori provincia. Vista la drammaticità della situazione – aggiungono – riteniamo urgente e non differibile un incontro con il presidente della Regione Nello Musumeci per prospettare e adottare tutti i provvedimenti necessari finalizzati a superare una ormai prossima emergenza sanitaria. Contestualmente chiederemo un incontro al prefetto, Filippina Cocuzza, per informarla della crisi riguardante la raccolta dei rifiuti, e per concertare le possibili soluzioni anche al fine di prevenire eventuali problemi di ordine pubblico”.

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