Coronavirus, i decessi nel periodo gennaio-agosto 2020: in Calabria e Sicilia meno morti dei 5 anni precedenti [DATI]

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Le statistiche fornite da Istat sono in grado di contribuire alla diffusione di informazioni utili alla comprensione dell’impatto dell’emergenza sanitaria da COVID-19 sulla mortalità totale della popolazione

L’Istat, grazie alla collaborazione attivata con il Ministero dell’Interno per l’acquisizione tempestiva dei dati ANPR (Anagrafe Nazionale della Popolazione Residente) e con il Ministero dell’economia e delle finanze per l’acquisizione del flusso dei deceduti tramite l’Anagrafe Tributaria, è in grado di contribuire alla diffusione di informazioni utili alla comprensione dell’impatto dell’emergenza sanitaria da COVID-19 sulla mortalità totale della popolazione residente diffondendo dati tempestivi sui decessi giornalieri comunali per il complesso delle cause, per genere ed età. Con l’aggiornamento della base dati per il periodo gennaio-agosto 2020 del 22 ottobre 2020 sono stati diffusi per la prima volta i dati dei decessi per tutti i comuni italiani.

Nella tabella proposta si evidenzia la percentuale dei decessi del 2020 rispetto alla media 2019-2019, per regione, ripartizione e mese. Come si vede nello specifico la Calabria nel periodo gennaio 2020-agosto 2020 ha registrato un tasso di mortalità di -0,7% rispetto agli anni precedenti, la Sicilia addirittura 3,1%. Un calo evidenziato in tutte le Regioni del Sud, la media dei decessi è infatti di -1,1%. Un dato molto importante che testimonia come il Sud, almeno fino al mese di agosto, sia stato risparmiato dalla diffusione del Covid-19.

Considerando l’andamento dei decessi per il complesso delle cause nel primo bimestre del 2020 rispetto al 2015-2019, e quello nei mesi di marzo e aprile 2020, si rileva come è noto a partire dal mese di marzo una importante “rottura” della tendenza alla diminuzione della mortalità riscontrata per i primi due mesi del 2020. Anche quando non si ha una netta inversione di tendenza, infatti, la diminuzione dei decessi a marzo 2020 è comunque molto più contenuta rispetto ai due mesi precedenti. A livello territoriale è il Nord l’area in cui si registra l’inversione di tendenza più marcata a seguito della diffusione dell’epidemia di Covid-19, in particolare in Lombardia si passa da una diminuzione dei decessi del 5,8% del bimestre gennaio-febbraio 2020 -rispetto al 2015- 2019- ad un aumento del 191,2% nel mese di marzo, seguita dall’Emilia–Romagna con un aumento del 69,1%, e dal Trentino Alto-Adige (62,2%). Nel mese di aprile si iniziano ad osservare alcuni importanti cambiamenti nello scenario precedentemente descritto. Si registra infatti, pur in un contesto ancora drammatico, una riduzione dell’eccesso di mortalità totale rispetto allo stesso periodo del 2015-2019, proprio in alcune aree che per prime sono state colpite più duramente dall’epidemia di Covid-19. A livello nazionale i decessi totali scendono dagli oltre 85 mila di marzo ai 72 mila di aprile e la variazione passa da un aumento medio del 47,2% di marzo (27 mila e 500 decessi in più rispetto alla media 2015-2019) al 39,2% di aprile (20 mila decessi in più). Ecco di seguito la tabella completa:

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