Messina, la Badiazza in corsa per i “Luoghi del cuore”: si può votare online e anche alla V Circoscrizione

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L’antica chiesa di Messina in corsa per il Luoghi del cuore del Fai: si può votare online e anche presso la V Circoscrizione

 Anche la V Circoscrizione scende in campo per la Badiazza. L’antica chiesa di Messina è in corsa per“I luoghi del cuore”, promosso dal Fondo Ambiente Italiano (FAI). Per votare per la Chiesa di Santa Maria della Scala c’è tempo fino al 30 novembre,  al fine di accedere ai finanziamenti per renderla fruibile dai cittadini e procedere quindi alla sua valorizzazione come ‘luogo del cuore’.   I cittadini possono votare o sul sito www.iluoghidelcuore.it o recandosi presso la sede Istituzionale della V Circoscrizione sita in via Petrina 2,  per ricevere  i moduli per la raccolta firme.

Il Consiglio della V Circoscrizione-spiega il presidente Ivan Cutè si prefigge di coinvolgere direttamente i messinesi dando ad essi la possibilità di votare i piccoli e grandi tesori che amano e vorrebbero salvare. E’ un’iniziativa apprezzabile e lodevole in quanto li rende non solo protagonisti ma tende a sensibilizzarli sull’importanza di proteggere e promuovere i beni del nostro territorio. Nella fattispecie l’evento è rivolto alla salvaguardia e al rilancio della Badiazza per dare una svolta a questo luogo di indiscutibile valore“.

La chiesa, sita poco fuori città, in una vallata ai piedi dei Peloritani, era sorta lungo un’importante via di comunicazione che, attraverso una lunga scala che si inerpicava sui peloritani, collegava la vallata orientale alla zona tirrenica e alla piana di Milazzo. La sua fondazione si colloca nell’XI secolo ad opera di monache Benedettine che, accanto alla Badia, avevano anche un monastero di cui si hanno scarsi resti. Fin dal 1168 grazie a Guglielmo d’Altavilla, e per tutto il Medioevo, la Badiazza raccolse molti privilegi regali. Nel tempo i numerosi straripamenti dei torrenti ed i terremoti ne hanno prodotto il declino. La chiesa è un bell’esempio di arte medievale che accomuna vari aspetti dell’architettura siciliana del tempo, a croce latina, è divisa in tre navate di cui la più grande è quella centrale. La cupola, crollata nel secolo scorso, ma visibile in alcune stampe, era emisferica probabilmente influenzata dall’architettura araba.

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