Le ricette di StrettoWeb: ricetta e tradizione della trippa alla calabrese
La trippa, da sempre un alimento simbolo della cucina povera calabrese, viene considerata oggi una particolarità della gastronomia italiana. Questa ricetta è una delle tante varianti regionali cucinata con ingredienti semplici fra cui l’immancabile peperoncino. La trippa era considerata quasi un cibo di scarto consumato da famiglie povere ma è un alimento molto nutriente per il contenuto elevato di proteine e basso di grassi.
Difficoltà: facile
Preparazione: 20 minuti
Cottura: 3 ore circa
Porzioni: 4 persone
Costo: basso
INGREDIENTI
1 kg e ½ di trippa
1 kg e ½ di pomodori pelati
2 cipolle
1 spicchio d’aglio
Mezzo gambo di sedano
2 peperoncini
Scorza di mezzo limone
olio extravergine d’oliva
1 bicchiere di vino bianco
Preparazione
Fate bollire la trippa già tagliata e pulita per 1 ora. Al termine scolatela e mettetela da parte. Fate rosolare per un paio di minuti cipolla, aglio, sedano e peperoncini. Aggiungete la trippa e fatela soffriggere qualche minuto, poi sfumate col vino bianco e la scorza di limone. Adesso versate il pomodoro e salate. Lasciate la pentola semicoperta e fatela andare a fuoco basso per 2 ore circa fin quando risulterà morbida. Fate riposare qualche minuto e poi impiattate; versate un filo d’olio d’oliva crudo.
Conservazione
Conservate la trippa per un paio di giorni in frigorifero; è possibile congelarla sia da cruda che da cotta per un mese in freezer.
Curiosità di questo piatto
La trippa è un alimento conosciuto già nell’antica Grecia dove veniva cucinata alla brace. Oggi è conosciuta da nord a sud infatti la ricetta milanese, detta busecca, veniva realizzata la sera della Vigilia di Natale con brodo, fagioli, carote e sedano. Anche a Firenze è uno dei piatti più antichi e conosciuti fin dal 1400 e a Napoli si cucinava una zuppa poverissima con pane raffermo, trippa, parmigiano e pepe. La ricetta più antica era “in bianco con le patate” perché il pomodoro è arrivato dall’America solo alla fine del 1400.
Il consiglio della zia
Una variante calabrese viene cucinata con olio, pancetta e cipolla e durante la cottura si uniscono origano e peperoncino.