Ponte sullo Stretto, il Presidente dell’Ordine degli Ingegneri di Reggio Calabria: “progetto a tre campate nasconde intenzione di non farlo, quello a campata unica c’è già e non ha alcun problema”

StrettoWeb

Il Presidente dell’Ordine degli Ingegneri di Reggio Calabria Domenico Condelli, in un’intervista a StrettoWeb ha parlato anche del Ponte sullo Stretto

Mediterranean Life, Museo del Mare ma anche Ponte sullo Stretto. Abbiamo parlato di infrastrutture, insieme al Presidente dell’Ordine degli Ingegneri di Reggio Calabria Domenico Condelli. In altra pagina è stato affrontato il tema riguardante i primi due progetti, quello dell’imprenditore Giuseppe Falduto e la grande opera del compianto architetto Zaha Hadid, mentre ora affronteremo quello riguardante l’annoso tema Ponte sullo Stretto: “innanzitutto io preciso che sono favorevole al Ponte – dice subito Condelli – E’ un’infrastruttura che poteva essere già realizzata negli anni passati, ma è naturale che, quando si vuole tornare su idee di progetti già approvati, c’è forse l’intenzione di non realizzarli“.

Il riferimento, ovviamente, è all’ipotesi relativa a un progetto a tre campate quando in realtà quella a una campata è già stato approvato da tempo: “ora parlano di tre campate, magari domani di cinque – afferma l’ingegnere a StrettoWeb – Quello a unica campata è in realtà a un livello abbastanza avanzato di dettaglio e approvazione e quindi problemi non ce ne stanno. Noi in Calabria da 50 anni diciamo che il Ponte non va realizzato perché prima servono le infrastrutture a corredo, ma dal 1970 a oggi, io, di infrastrutture, non ne ho viste. E poi non capisco e non comprendo perché ci debba essere la scelta tra Ponte e infrastrutture, sono due discorsi diversi. Già le infrastrutture avrebbero dovuto essere presenti, al di là di fondi extra”.

“Non si può non essere favorevoli al rilancio di questo territorio con le infrastrutture”, rilancia Condelli, che poi si sofferma su un tema collegato al Ponte: “io ci aggiungo l’Alta Velocità, un meccanismo che va innescato per lo spostamento delle persone. Ma Alta Velocità deve essere intesa come effettiva Alta Velocità e non con modifiche del tracciato. Se noi raggiungeremo Roma in 3 ore allora potremo dire che sarà vera ed effettiva, con conseguente rilancio del territorio”.

L’ingegnere reggino Condelli sul Ponte sullo Stretto: “se si torna su vecchie idee, non c’è intenzione di farlo” [VIDEO]

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