Elezioni Messina: De Luca è il nuovo sindaco, sconfitto Bramanti ed il centro/destra [BIOGRAFIA]

StrettoWeb

Elezioni Messina: De Luca stravince il turno di ballottaggio, stracciato Bramanti ed il centro/destra, ecco la biografia dello stravagante politico messinese

Elezioni Messina– Non c’è storia sin dalle prime schede scrutinate, il vantaggio è molto ampio e la percentuale si attesta intorno al 64%: Cateno De Luca, lo stravagante politico siciliano, è il nuovo sindaco di Messina. Sconfitti nettamente Dino Bramanti e la coalizione di centro/destra. Andiamo a scoprire chi è il neo primo cittadino che si succede a Renato Accorinti:

Sul sito personale il sindaco appena eletto scrive: “ho sempre avuto la passione per la politica ed a quattordici anni mi sono iscritto ai pulcini della Democrazia Cristiana diventando l’attacchino ufficiale della sezione DC di Fiumedinisi. Ho sempre lavorato per mantenere la mia indipendenza economica e non gravare sulle spalle dei miei genitori: da adolescente ho allevato conigli e raccoglievo origano noci e castagne che poi vendevo alle putie di Fiumedinisi sotto la severa vigilanza della mia mamma; quando frequentavo la scuola media di Fiumedinisi durante le estati facevo il muratore con mio padre; mentre frequentavo il liceo passavo le mie estati a lavorare nei bar di Fiumedinisi ed in inverno frequentavo uno studio legale messinese che si occupava di diritto previdenziale e sindacale; a 18 anni ho aperto il primo ufficio di patronato a Fiumedinisi ed a 22 anni ho aperto il primo ufficio della FENAPI a Messina in via Garibaldi 118/a (ove ci dormivo pure !!!) essendo stato uno dei fondatori della FENAPI unitamente ad altri giovani siciliani e calabresi; a 25 anni sono stato nominato direttore generale della FENAPI e di tutti gli enti della FENAPI essendo diventata una realtà presente in 18 regioni e 78 province con oltre mille sportelli operanti in tutta Italia. Compiuti 18 anni ho comprato, con i mei risparmi, la mia attuale Ferrari rossa presso l’autosalone Rossitto di Messina: una fiammante Opel corsa 1200 iniezione costata 12 milioni di lire di cui 4 milioni li ho dati in contanti ed 8 milioni con 40 bollettini di conto corrente postale di 220 mila lire al mese. 

A fatica ed in grande ritardo mi sono laureato in giurisprudenza dopo aver frequentato per due anni il geometra Minutoli di Messina ma poi mi sono iscritto al liceo La Farina dove mi sono diplomato ed ho conseguito la laurea in giurisprudenza perché i miei genitori tenevano di più ad avere un figlio laureato piuttosto che deputato: mi sono laureato infatti alla giovane età di 36 anni, pur essendo sindaco di Fiumedinisi e parlamentare siciliano, perché mia madre me lo ha sostanzialmente imposto! In politica ho fatto subito carriera: a 15 anni sono stato eletto come rappresentante dei licei di Messina al distretto scolastico; a 18 anni sono stato eletto consigliere comunale di Fiumedinisi; a 22 anni sono diventato assessore al comune di Fiumedinisi; a 26 anni ho perso le elezioni da candidato sindaco di Fiumedinisi ed ho ricoperto il ruolo di capogruppo della minoranza consiliare; a 31 anni sono stato eletto sindaco del comune di Fiumedinisi bissando il risultato nel 2008; a 34 anni sono stato eletto al Parlamento Siciliano bissando il risultato nel 2008; nel 2012 sono stato eletto sindaco di Santa Teresa di Riva; 6 Novembre 2017 rieletto al Parlamento Siciliano. Mi sono sposato il 5 settembre 2000 ed ho due splenditi bambini che sto cercando di crescere con mia moglie all’insegna dei sani principi soprattutto riferiti ai sacrifici che è necessario fare nella vita per raggiungere i propri obbiettivi: ai miei figli dico sempre che non ha importanza il lavoro che faranno ma è importante che qualunque cosa faranno dovranno metterci cuore, faccia e testa. Ora desidererei continuare il mio impegno per la gente e tra la gente facendo il sindaco di Messina ove risiedo dal 2009 e dove ho il mio domicilio lavorativo dal 1994 perché i risultati raggiunti a Fiumedinisi e a Santa Teresa di Riva dimostrano che uomini e donne di buona volontà possono modificare il destino di una comunità pur se all’orizzonte, transitoriamente, non si intravede la via maestra”.

Condividi