Messina: la “chiusura canonica” del Savio scatena il panico tra i genitori degli alunni, ma la scuola non chiude

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Messina. “La preoccupazione di queste ore è certamente prova del grande affetto di cui la comunità ci ha ancora una volta dato prova. Ma la scuola resta aperta e attende tutti con portone e braccia aperte”

È un chiarimento necessario e dovuto. Una precisazione nel rispetto dei bambini, delle loro famiglie e di chi ha lavorato e lavora senza risparmiarsi per rendere la nostra scuola sempre più efficiente ed al passo con i tempi”. È quanto si legge in una nota congiunta del Dirigente Scolastico, Annagiulia Pellizzotto, e del Preside, Antonino Caselli, della scuola San Domenico Savio.

A seguito della notizia relativa alla “chiusura canonica” del San Domenico Savio, questione che ha a che fare con la presenza fisica e le attività svolte dai membri della congregazione ecclesiastica dei salesiani all’interno dell’istituto, infatti, da più parti si è generata la preoccupazione che la “chiusura” potesse riguardare anche la scuola, da sempre ospitata al suo interno.
Da qui il la volontà dei vertici scolastici di chiarire che le attività didattiche, affidate da anni ad una cooperativa laica, proseguiranno senza intoppi. Cosa peraltro descritta come prioritaria dall’arcidiocesi, a cui spetterà la gestione della struttura del Domenico Savio.

Un chiarimento dovuto – si legge ancora nella nota – dopo che la segreteria del Savio ha ricevuto centinaia di telefonate di genitori preoccupati per una presunta chiusura della scuola. Ciò è accaduto dopo la condivisione virale sui social di post e pezzi stampa che, il più delle volte, sono letti purtroppo con poca attenzione, creando grande allarmismo.

La scuola è aperta e le attività al suo interno proseguono con l’entusiasmo di sempre. La presenza ed il carisma salesiani sono e saranno guida pedagogica presente. Il Savio 4.0 è anzi oggi rinnovato: bilinguismo e digitalizzazione sono ormai realtà sostenuta ed affiancata dalla forza salesiana. La preoccupazione di queste ore è certamente prova del grande affetto di cui la comunità tutta ci ha ancora una volta dato prova. Per questo ringraziamo chiunque abbia pensato al peggio”.

La scuola è aperta – concludono Pellizzotto e Caselli – e attende tutti con portone e braccia aperte”.

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