Reggio Calabria, solidarietà ai lavoratori portuali in sciopero: “vergognosi il silenzio di Falcomatà e le uscite di Oliverio”

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Solidarietà ai lavoratori portuali in sciopero: ” vergognosi il silenzio di Falcomatà e le uscite di Oliverio”

“Il Circolo della Piana di Gioia Tauro, la Federazione Provinciale di Reggio Calabria e la Federazione Regionale della Calabria del Partito della Rifondazione Comunista vogliono esprimere la loro solidarietà e la loro vicinanza ai lavoratori portuali di Gioia Tauro che in queste ore stanno sostenendo lo sciopero per la difesa del diritto al lavoro contro l’arroganza dell’azienda privata che gestisce lo scalo. Risultano vergognosi, soprattutto nel momento in cui i lavoratori, per difendersi dalla scelta di MCT di avviare il licenziamento collettivo, decidono di sospendere la loro attività e addirittura di bloccare la SA-RC, il silenzio mantenuto finora dal Sindaco della Città Metropolitana Falcomatà, il quale potrebbe non aver ancora capito bene di essere sindaco metropolitano, e le esternazioni del tutto fuori luogo del Presidente della Regione Oliverio di qualche giorno fa che, come se vivesse su un altro pianeta, affermava di non comprendere lo stato di agitazione dei lavoratori promettendo, al solito, nuovi posti di lavoro per una data e con una modalità mai precisate. Pur comprendendo a pieno la scelta dei lavoratori di rimuovere il blocco autostradale, Rifondazione Comunista esprime serie perplessità sul tavolo previsto per il prossimo 19 aprile con il Ministro Del Rio, in quanto il Partito Democratico, in tutte le sue espressioni locali, regionali e nazionali, dimostra quotidianamente di non avere alcuna sensibilità rispetto alle problematiche del mondo del lavoro a differenza dell’impegno che profonde, invece, per assecondare multinazionali, banche e comitati d’affari di qualunque natura. Prova di quanto detto è rappresentata da tutti i provvedimenti che i governi a trazione PD hanno emanato finora: dal Jobs Act e dalla cancellazione dell’art. 18 dello Statuto dei Lavoratori, ai decreti, decisi anche di notte, per salvare e rimpinguare le casse di questa o quell’altra banca.

Forti dubbi suscitano anche le euforiche promesse del Presidente della Regione in merito alla creazione di posti di lavoro nell’area portuale di Gioia Tauro: il timore di Rifondazione Comunista è che si tratti solo di un modo subdolo per moderare le resistenze dei lavoratori di fronte ai licenziamenti, al fine di permetterne il completamento con l’intenzione di riassumerli con contratti con minori tutele e votati alla massima precarietà. Nel ribadire che, secondo Rifondazione Comunista, sia necessario far evolvere l’attuale protesta in una netta richiesta di pubblicizzazione di ogni attività dello scalo affinché possano definitivamente risolversi i disagi che i portuali hanno subito nel corso degli anni a causa della gestione privata, riconfermiamo la nostra solidarietà a tutti i lavoratori impegnati in questa battaglia“.

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