Courtois e Vinicius, così Carletto entra nella storia: il Real batte il Liverpool, 4ª Champions per Ancelotti

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Il Real Madrid conquista la sua 14ª Champions della storia battendo per 1-0 il Liverpool: Carlo Ancelotti nella storia, ma soprattutto grazie a Courtois e al gol di Vinicius

Nessuno come lui, è nella storia. Anche se tanto, tantissimo, quasi tutto, lo dovrà a quel lungagnone belga a cui basta “coricarsi” sulla linea di porta per non far passare nulla. Carletto Ancelotti vince ancora, il Real Madrid vince ancora. In una Champions League strana e surreale sin dall’inizio, sono ancora gli spagnoli ad avere la meglio del Liverpool, come qualche anno fa, nella sera in cui Bale fu Re e Karius un po’ meno. Quattordicesima per le Merengues e solco sempre più ampio sulle inseguitrici; quarta per l’ex Milan sulla sua quinta finale in assoluto.

Il copione della gara è chiaro, non prima di un inizio che non è un inizio. La gara comincia infatti con oltre mezz’ora di ritardo, alle 21.36, per via dei disordini fuori dallo Stade de France, teatro della sfida. Ci sono diversi tifosi senza biglietto che, per introdursi all’interno dell’impianto, scavalcano i cancelli e fanno a botte con addetti alla sicurezza e steward. La situazione è ingestibile e fuori controllo, con tanti supporters del Liverpool (con regolare biglietto) costretti invece ad aspettare fuori, ai tornelli, in quanto è saltato il sistema di controllo agli ingressi.

Poi una veloce esibizione di Camilla Cabello e… si comincia. Un canovaccio quasi sempre identico per tutti i 90 minuti: intensità e possesso Liverpool, pressing assente del Real, che si chiude, ringrazia Courtois (lo faranno Santo) e riparte. Salah e compagnia sbattono più volte sul portierone degli spagnoli. Spagnoli a cui invece basta praticamente un solo tiro, un contropiede in piena regola finalizzato perfettamente ad inizio ripresa da Vinicius sul filo del fuorigioco. A ridosso dell’intervallo, però, un gol annullato a Benzema per offside dopo consulto Var. In pratica, un italiano che entra nella storia così come l’Italia è entrata nella storia di questo sport: giocando all’italiana, alla vecchia maniera. E in un calcio europeo sempre più moderno, in cui ai portieri si chiede di essere registi aggiunti, Courtois fa quello che ogni portiere dovrebbe fare: parare. Ed è lui il protagonista assoluto della quattordicesima, con – comunque – Ancelotti protagonista. Che però ringrazia.

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