Europa League, rigori amari per i Rangers. Borrè porta in paradiso l’Eintracht Francoforte

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L’Eintracht Francoforte vince la finale di Europa League: Glasgow Rangers sconfitti ai calci di rigore. Decisivo nei regolamentari e dal dischetto Borrè

La prima finale europea della stagione parla tedesco. Apre le danze l’Europa League, seconda fra le coppe europee in ordine di importanza, con un ultimo atto davvero inusuale. Da una parte i tedeschi dell’Eintracht Francoforte, 11ª squadra della Bundesliga, capaci di eliminare Betis Siviglia, Barcellona e West Ham. Dall’altra la favola dei Glasgow Rangers, dal fallimento del 2012 alla finale europea con un 11 titolare dal costo di circa 13.5 milioni in grado di battere due corazzate come Borussia Dortmund e Lipsia.

Una finale tutt’altro che entusiasmante. I due club sentono il peso della posta in palio, per molti dei giocatori in campo potrebbe essere l’ultima occasione della carriera di alzare un trofeo europeo. Tanti gli errori da ambo le parti in una partita comunque fisica e intensa. La gara si sblocca nel secondo tempo con Aribo che sfrutta un’indecisione difensiva dell’Eintracht e batte Trapp. Poco dopo, dormita difensiva dei Rangers, Borrè ci mette il piede su assist di Kostic e firma l’1-1. Un errore per parte, un gol per parte, si ritorna in parità e si va ai supplementari. Nell’extra time sono gli scozzesi a rendersi pericolosi con Kent e Tavernier, ma in entrambi i casi Trapp si fa trovare prontissimo. Servono i rigori per decidere la finale. Tavernier freddissimo, Lenz pure. Davis sotto l’incrocio, Hrustic in basso a sinistra. Arfield forte, Trapp intuisce ma non para, dall’altra parte Kamada bacia il palo e va in rete. Ramsey, ex Juve, sbaglia, Kostic no. Roofe tiene in vita i Rangers, Borrè spacca la porta. L’Eintracht Francoforte torna a vincere in Europa dopo 42 anni.

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