Calabria, arrestati in flagranza per furto notturno in un cantiere: per i giudici “il fatto non sussiste”

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Calabria: il Tribunale di Castrovillari assolve tre uomini dall’accusa di furto aggravato in concorso

Il Tribunale di Castrovillari, in totale accoglimento delle richieste avanzate dall’Avv. Francesco Nicoletti, ha assolto tre persone – il 28enne rossanese T.M., la 26enne crosiota M.A. e il 31enne crosiota D.V.R. – dalla grave imputazione di furto aggravato in concorso. I tre erano accusati di essersi introdotti, in orario notturno, all’interno di un cantiere edile in contrada Matassa dove, previa effrazione del tappo del serbatoio di un mezzo meccanico parcheggiato nel piazzale, si sarebbero impossessati di gasolio utilizzando un tubo di gomma.

I fatti

In data 12 aprile 2012 i tre erano stati tratti in arresto in flagranza di reato dai carabinieri, intervenuti dopo una segnalazione telefonica giunta alle ore 21.56 al numero di emergenza 112. Nello specifico, un cittadino aveva segnalato che alcuni soggetti stavano rubando carburante da un escavatore parcheggiato in un cantiere edile nel pieno centro cittadino di Rossano. Giunti sul posto, i militari avevano fatto scattare le manette attorno ai polsi dei tre. Svolti tutti gli accertamenti del caso, in tarda serata due imprenditori, proprietari del cantiere, avevano sporto formale denuncia-querela dichiarando di non aver mai autorizzato alcun tipo di prelievo di gasolio dai mezzi dell’area di cantiere di contrada Matassa a Rossano. Il gasolio era stato, pertanto, restituito ai legittimi proprietari.

Il processo

La vicenda è sfociata in un processo celebratosi dinanzi al Tribunale di Castrovillari, nel corso del quale sono stati escussi i testi dell’accusa che hanno ricostruito le fasi relative all’intervento e al successivo arresto in flagranza dei tre imputati. All’esito della camera di consiglio il Tribunale di Castrovillari, in totale accoglimento delle ragioni difensive esposte dall’Avv. Francesco Nicoletti, ha assolto gli imputati con la formula più ampia: “perché il fatto non sussiste”.

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