Reggio Calabria, la titolare del negozio incendiato dalla ‘Ndrangheta replica a Falcomatà: “caro Sindaco, non si è fatto ne’ vedere ne’ sentire. E non mi hanno bruciato solo una vetrina…”

  • Foto StrettoWeb / Salvatore Dato
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Reggio Calabria, le parole delal titolare del negozio distrutto da un incendio doloso sono molto dure nei confronti del Sindaco Falcomatà: ecco cos’ha scritto su facebook Anna Pontari

Volevo dire al sig sindaco che c’è qualche inesattezza nel suo post. Il mio negozio non ha avuto una vetrina bruciata…anzi… a onor del vero la vetrina è stata davvero bruciata ma 2 mesi fa. Il 14 novembre non è stata bruciata una vetrina. Il 14 novembre è stato raso al suolo tutto il negozio. E la devo contraddire pesantemente sul fatto che nessuno si fa sentire. La vicinanza e la solidarietà che abbiamo avuto in questi giorni sui social hanno raggiunto migliaia di like e di condivisioni. E dico migliaia. E quel fuoco divampato caro sig sindaco,che non si è fatto ne vedere ne sentire, tranne oggi con un post a cui non ho potuto fare a meno di rispondere, dopo 4 giorni, al contrario delle più alte cariche della giustizia che non hanno fatto altro che cercare di confortarmi e rassicurarmi,in quelle fiamme si sono liquefatti i sacrifici di una vita di imprenditoria, I sogni miei e della mia famiglia.. La gioia che vedevo negli occhi dei bambini celiaci,come me, che entravano in un posto dove nessun cibo era loro vietato…e poi molto altro ancora che non sto qui a descrivere perché onestamente non ne vale la pena… Non era solo una vetrina bruciata sig sindaco… era la mia vita. Quindi… mi permetta… Essere pronti a criticare i vostri operati è ben poca cosa dal rivolgere invece l’attenzione ad un fatto orribile come quello che noi abbiamo subito. La ringrazio della sua attenzione“.

Così Anna Pontari, la titolare del negozio “Zero Glutine Life” completamente distrutto da un incendio doloso nella notte tra 14 e 15 Novembre in via del Torrione, ha risposto al Sindaco Falcomatà che sulla sua pagina facebook, 4 giorni dopo il rogo rilasciava finalmente le prime dichiarazioni sull’accaduto. Parole che non sono affatto piaciute alla titolare dell’esercizio. Falcomatà, infatti, aveva scritto testualmente:

Siamo sempre pronti a commentare e prendere posizione su tutto ciò che avviene in questa città, a criticare il Sindaco o l’amministrazione comunale, a giudicare le scelte del mister, del coach o il presidente delle nostre squadre. E forse è giusto così, in fondo sono bersagli “facili”. Quando viene bruciata la vetrina di un negozio c’è, invece, il silenzio assordante e quasi assoluto da parte di tutti. Ecco perché ringrazio Libera per tenere sempre alta l’attenzione sul racket e sulla ‘Ndrangheta: io scenderò in piazza a fianco degli imprenditori onesti, dei commercianti e di tutti coloro che non abbassano nè la testa nè le saracinesche! Nessuno sviluppo economico sarà mai possibile se la ‘Ndrangheta e la subcultura ‘ndranghetista non verrà sradicata da Reggio e dalla testa dei reggini. La battaglia è, prima di ogni cosa, come sempre, culturale. Buona domenica“.

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