Messina, bus elettrici al posto del tram: il vicesindaco Mondello racconta a StrettoWeb come cambierà il trasporto pubblico in città [INTERVISTA]

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Da lunedì a Messina il nuovo piano di trasporto pubblico urbano: il vicesindaco Mondello racconta a StrettoWeb tutti i dettagli del nuovo sistema di trasporto pubblico su gomma

Sarò pure un visionario, ma non di certo un folle. Il tram volante connetterà sotto profilo urbanisto la zona nord alla zona sud, ma è complementare al piano di trasporto urbano“. Esordisce così il vicesindaco di Messina Mondello, quando gli chiediamo delucidazioni in merito al tram volante a Messina. Lo abbiamo incontrato nella sua stanza a Palazzo Zanca, per conoscere qualche dettaglio in più sulle importanti novità messe a punto il trasporto pubblico urbano a Messina e che rivoluzioneranno i collegamenti Atm.

Venerdì l’Amministrazione presenterà Shuttle, la nuova linea Atm che collegherà Giampilieri e Torre Faro. 12 bus lunghi 18 metri, in partenza ogni 20 minuti, attraverseranno i due estremi della città, in un tempo stimano di circa 1 ora. Gli Shuttle e saranno collegati ad altrettanti bus che percorreranno le periferie collinari della città e il tram per il momento continuerà a circolare regolarmente.

La questione dell’abolizione del tram, tema che divide la città, è una scelta che per l’Amministrazione va fatta al più presto: “un buon padre di famiglia- ha detto Mondello ai nostri microfoni– ha il compito di analizzare i reali benefici, deve valutare i reali costi di un’operazione e deve avere anche il coraggio laddove non ci sono i presupposti di fermare qualcosa che probabilmente nel tempo avrebbe delle impennate iperboliche di costi“.

Ed oggi infatti  i costi per il mantenimento della tranvia si aggirano intorno ai 4/5 milioni e nel futuro aumenteranno sempre di più, perché l’infrastruttura  invecchierà ulteriormente, il sistema tecnologico è superato e  l’azienda  che fornisce i materiali di ricambio per le carrozze è solo quella di Torino:  il costo di un disco dei freni per ogni ruota si aggira sui 4mila euro, per non parlare del disastro urbanistico che ha causato il tram e i disagi nella zona Palano, nella cortina del Porto e i continui allagamenti sul viale della Libertà.

L’amministrazione De Luca ha tutte le intenzioni di porre fine a questo circolo vizioso: il tram verrà eliminato e la dismissione definitiva è fissata per dicembre 2019. E una ragione in più per eliminare la tranvia è anche la straordinaria opportunità  rappresentata dalle navi da crociera. “La Msc- racconta Mondello– ci ha posto delle condizioni molto precise, la compagnia è disponibile a far diventare Messina un hub di partenza e di arrivo, però ha dato indicazione precise anche in merito al tram, che è una barriera fisica che ostacola il passaggio dei crocieristi”.

Il vecchio e costosissimo tram sarà quindi sostituito dai 16 bus elettrici, che una volta in funzione presumibilmente percorreranno la tratta tra Piazza Castronovo e Zir, rafforzando i collegamenti sulla linea longitudinale della città. Al posto della tranvia, anche se ancora si tratta solo di considerazioni e non c’è alcun progetto, l’assessore Mondello immagina allargamenti stradali per macchine marciapiedi, piste ciclabili e aree a verde. “A mio avviso il tram ha determinato un restringimento delle sedi stradali che caratterizzavano di bellezza e la sicurezza la città. Di sicuro le aree attualmente occupate dalla tranvia- ci racconta ai nostri microfoni- “verranno utilizzate in maniera intelligente e strumentale al disegno complessivo della città”. Nell’intervista tutti i dettagli sul nuovo piano di trasporto pubblico urbano:

A Messina arriva Shuttle, la nuova linea bus Atm: l’intervista al vicesindaco Mondello [VIDEO]

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