Emergenza rifiuti a Messina, topi nelle scuole e strade invase da immondizia. Mea culpa di De Luca: “La città ci sta prendendo a sputi”

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Emergenza rifiuti a Messina, blitz notturno di De Luca tra le discariche in città: “Situazione critica, sono il Sindaco e mi prendo la responsabilità di tutto”

Continua l’emergenza rifiuti a Messina. Ormai da settimane interi quartieri sono invasi da sacchi di spazzatura e monta la protesta dei residenti, costretti a sopportare lo squallore in cui è caduta la città (e a pagare comunque la Tari).

L’emergenza nel giro di pochi giorni è diventata di tipo sanitario, troppi quartieri, specialmente quelli più distanti dal centro città pullulano di topi e spazzatura. Lo scenario sembra quasi apocalittico: i marciapiedi sono impraticabili, seppelliti sotto montagne di sacchetti.

Decine e decine in questi giorni gli interventi dei vigili del fuoco per domare gli incendi appiccati ai rifiuti e ai cassonetti. In troppe zone della città l’aria è irrespirabile e in consiglio comunale c’è chi chiede l’aiuto del Prefetto e l’intervento dell’esercito.

A Camaro la situazione è completamente sfuggita di mano: nel plesso scolastico la Pira 2 sono stati avvistati dei topi, uno addirittura dentro un armadietto di un’aula che ospita i bambini della materna. Il plesso da ieri è stato chiuso, per consentire i lavori di disinfestazione, partiti nella giornata di oggi. Il caso della materna la Pira 2 rischia di non restare isolato: davanti ai cancelli della Cesare Battisti i cassonetti e i marciapiedi sono stracolmi e il puzzo nauseabondo dei rifiuti, abbandonati da decine di giorni in strada, arriva fino a dentro le classi.

Sull’emergenza rifiuti il sindaco si assume la piena responsabilità e si è detto pronto a punire chi ha ridotto la città in queste condizioni, assessore all’ambiente incluso.

E ieri, dopo che il tribunale ha bocciato il concordato preventivo per la MessinAmbiente, che sancisce ormai l’imminente liquidazione della società, il sindaco ha scritto su fb che presto farà nomi e cognomi e contestuale denuncia dei responsabili di questa crisi che ha messo in ginocchio l’intera città.

Stamattina il sindaco della città dello Stretto ha incontrato i lavoratori di Messina Servizi, rassicurandoli che, indipendentemente dalla privatizzazione o meno della società, nessuno perderà il posto di lavoro.

Ora però la priorità è ripulire la città ridotta a letamaio: De Luca nei giorni scorsi ha fissato al 30 novembre la data in cui la città tornerà alla normalità.

MessinaServizi per fronteggiare la crisi causata dal guasto di quasi tutti i mezzi e gli autocompattatori a disposizione ed ereditati dalla MessinAmbiente, è dovuta ricorrere al noleggio di mezzi privati.

Ma in città i lavori di raccolta dei rifiuti proseguono a rilento. Nella notte  gli operatori ecologici con i bobcat hanno iniziato a smaltire le montagne di sacchetti sparse per la città. E ieri notte il primo cittadino ha effettuato alcuni sopralluoghi tra i quartieri: “La città ci sta prendendo a sputi ed è giusto risolvere al più presto il problema“- ha detto il sindaco.  Durante l’ incontro di ieri a Palazzo Zanca il sindaco ha invitato il direttore generale della MessinaServiazi a raddoppiare immediatamente i mezzi di raccolta per i prossimi giorni, al fine di smaltire il cumulo di rifiuti degli ultimi dieci giorni.”La situazione è critica, il direttore generale ha dichiarato a verbale che nei prossimi giorni si ritornerà alla normalità“. Giorno 24 è previsto un altro monitoraggio per verificare se le azioni avviate potranno garantire gli effetti prospettati dal Direttore Generale.

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