Salernitana-Reggina, il doppio ex Breda a StrettoWeb: “legato profondamente ad entrambe. Del Prato? Già maturo, ecco il suo ruolo”

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Salernitana-Reggina, intervista esclusiva a StrettoWeb: il tecnico è un doppio ex della sfida, conosce bene entrambe le piazze

Salernitana-Reggina non sarà mai una partita come le altre. Lo storico gemellaggio che lega le due tifoserie dà un sapore in più alla sfida tra campani e calabresi, squadre che nel corso della loro storia hanno regalato spettacolo nelle maggiori categorie del calcio italiano. Per presentare la gara e analizzare quello che sabato sarà per entrambe l’esordio nel nuovo campionato di Serie B, la redazione di StrettoWeb ha contattato il mister Roberto Breda. Affezionato in modo profondo ad entrambe le realtà, da calciatore è stato sicuramente una bandiera della Salernitana, avendo collezionato 230 presenze complessive e indossato anche la fascia da capitano: “è una piazza che mi ha dato tanto, ho avuto inoltre la fortuna di vivere negli anni migliori del club, rimane una squadra a cui sono particolarmente legato”. Il tecnico veneto però non dimentica gli anni vissuti a Reggio Calabria che, anzi, sono stati significativi e importanti allo stesso modo: “se non ci fosse stata la Reggina con Giacchetta e il presidente Foti probabilmente non avrei mai fatto l’allenatore. E’ logico che devo tanto anche a loro e alla città, è stata una parentesi fondamentale”. Di seguito l’intervista completa ai nostri microfoni:

Gettyimages / Maurizio Lagana

Dal punto di vista mentale, quale fra le due squadre arriva meglio all’appuntamento?
“Certamente la Reggina ha l’entusiasmo per la promozione dello scorso hanno. Ha vinto un campionato con avversari forti, come il Bari, quindi vorrà partire a mille. Poi ha fatto una campagna acquisti importante. La Salernitana sta passando invece un momento particolare, la società infatti non vive un momento d’oro con la tifoseria, c’è una pressione diversa. Queste comunque son chiacchiere perché nel calcio comanda il campo, i granata hanno dei valori importanti e ad inizio torneo ci sono sempre tante incognite”.

Come giudica il calciomercato della Reggina?
“Si è mossa bene, mantenendo una struttura di base dello scorso anno e inserendo calciatori anche di categoria superiore. La Salernitana è un pochino più indietro, è in una fase in cui i nuovi hanno molto da lavorare”.

Secondo lei possono ambire a posizioni da playoff?
“Sono due piazze molto importanti. La Salernitana lo scorso anno li ha già sfiorati, mentre Reggio ha tanti anni di Serie A quindi è abituata al calcio che conta. In ogni caso questa sarà un’annata molto strana a causa del Coronavirus, non è possibile sapere come andrà a svilupparsi. Ci saranno molti turni infrasettimanali, quindi non è facile fare pronostici”.

Gettymages / Marco Luzzani

L’assenza del pubblico agli stadi, o comunque gli ingressi con modalità molto ridotta, potrebbe penalizzare i due club?
“Sicuramente si. L’Arechi e il Granillo sono campi dove il supporto del pubblico fa la differenza. Il problema infatti della Salernitana la passata stagione è stato che nelle sfide finali si è ritrovata a giocare senza spettatori, perdendo punti decisivi. Spero che la situazione si sistemi presto, perché i tifosi sono l’assenza del calcio e senza di loro non è la stessa cosa”.

Avendoli già allenati a Livorno, qual è il suo giudizio su Plizzari e Del Prato?
“Il fatto che entrambi sono in Nazionale dimostra che hanno indubbie qualità. Plizzari sicuramente ha bisogno di giocare e fare esperienza per migliorarsi, ma è un grande lavoratore. Su Del Prato invece posso dire che è molto maturo per la sua età, ecco perché è già molto duttile. Mentalmente è più grande, ciò gli permette di coprire ogni zona del campo con caparbietà e sicurezza. Con me ha fatto il quinto a destra, però può giocare da mezzala o il terzo da difensore centrale. Lui ha una buona gamba, quindi per mettere in pratica le sue doti secondo me sarebbe meglio sfruttarlo da mezzala o sulla fascia. Alla Reggina potrebbe rivestire il ruolo di mediano, oppure il terzino a destra, ma anche a sinistra. E’ reduce da un anno già in Serie B, questo è molto importante per un giovane. In mezzo alle difficoltà di fine campionato, lui è tra i calciatori che hanno trovato maggiore continuità”.

Infine, ha ricevuto qualche richiesta per allenare? Rivedremo mister Breda seduto su qualche panchina?
“Qualche contatto c’è stato, più all’estero che in Italia. Vedremo cosa succederà quando inizieranno i campionati”.

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