Referendum sulla Giustizia, l’impegno della Lega a Reggio: “favorirà Falcomatà? Noi sempre coerenti per le battaglie giuste”

StrettoWeb

Ancora qualche settimana ai Referendum sulla Giustizia: ai microfoni di StrettoWeb le parole di Franco Recupero, referente Provinciale di Reggio Calabria per la Lega, uno dei partiti promotori

Giorni caldi in Italia, e non solo a livello climatico, per i Referendum sulla Giustizia. Si vota in tutta la penisola domenica 12 giugno, in un solo giorno, dalle 7 alle 23, in concomitanza con le amministrative di tanti Comuni. Cinque i quesiti sottoposti agli italiani, ma inizialmente erano sei. Uno, quello sulla responsabilità diretta dei Magistrati, è stato bocciato: “era il più determinante, quello che avrebbe fatto la differenza, ma non è stato mandato avanti”, commenta a StrettoWeb con un pizzico di amarezza Franco Recupero, referente Provinciale di Reggio Calabria per la Lega.

“Noi – ribadisce comunque – continueremo la nostra battaglia per una giustizia più giusta e ora il nostro obiettivo è quello di lavorare sulla presenza alle urne delle  persone”. Perché venga raggiunto il “sì”, infatti, è necessario che si presentino almeno il 50% degli aventi diritto. Il lavoro di sensibilizzazione, dunque, va avanti dalla scorsa estate e si intensificherà adesso. Ma a Reggio i risultati, a livello regionale, non sono stati uguali alle altre città. Su un budget di 15 mila firme da raggiungere su scala regionale, infatti, solo la città dello Stretto ha “trainato”, con quasi 10 mila firme. Le altre città calabresi messe insieme, invece, ne hanno raccolte solo 1.700. “Nei prossimi due fine settimana (28-29 maggio e 4-5 giugno) torneremo nelle piazze perché Matteo Salvini mi ha dato un’indicazione”, ha aggiunto Recupero.

All’amarezza per la bocciatura del quesito più determinante, però, fa da contraltare la soddisfazione per aver stimolato gli italiani su un tema importante e delicato come quello della Giustizia: “questa esperienza è la dimostrazione – le parole di Franco Recupero – che se si stimolano le persone e i cittadini si può arrivare a loro chiedendogli se sono d’accordo per una cosa o per un’altra. Si coinvolge il territorio e i territori. Certo, c’è anche da sottolineare che molti non sono venuti a firmare per motivi ideologici e questo è l’aspetto negativo; vorremmo far capire che non ci sono distinguo tra partiti o tra Destra e Sinistra”.

E proprio su questo tema si potrebbe registrare, agli occhi della Lega, quella che suona un po’ come una beffa: se dovesse passare il “sì”, infatti, verrebbe anche abolita la Legge Severino e potrebbe tornare al suo posto, a pieni poteri, l’attuale Sindaco sospeso Giuseppe Falcomatà, principale avversario politico anche alle ultime elezioni e in questo momento fuori gioco proprio a causa della Legge Severino, per la condanna in merito alla vicenda Miramare. “Una beffa ma anche un fatto positivo”, dice il referente provinciale della Lega, che non si sbilancia. “Capita al nostro avversario di avere un vantaggio, sì, ma come detto noi non guardiamo in faccia se si tratta di Destra o Sinistra”. Il primo cittadino sospeso reggino, tra l’altro, è andato controcorrente rispetto alla posizione del suo partito, il PD, orientata sul “no” ai Referendum. Falcomatà si è esposto apertamente dicendo che voterà per abolire la Legge Severino. Non è chiaro, però, se trattasi di “sì” ideologico o legato alle sue vicende: “questo non lo so, dovreste chiederlo a lui – chiude Recupero ai nostri microfoni – ma di certo posso dire che la posizione della Lega è quella, chiara e netta”.

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