Messina, l’ecomostro di Torre Faro è abbattuto: la nuova vita della riserva naturale di Capo Peloro

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I lavori all’ex Sea Flight procedono quindi senza intoppi: sono state demolite sia le costruzioni in cemento che i capannoni industriali, cui segue in questi giorni la caratterizzazione e la divisione dei materiali per la successiva rimozione e smaltimento

L’ecomostro di Torre Faro è ormai completamente abbattuto. Con la demolizione dei cantieri navali dell’ex Sea Flight, la riserva naturale di Capo Peloro sta riacquistando una nuova straordinaria porzione di territorio che si affaccia nello splendido scenario dello Stretto. Ad esultare per l’andamento dei lavori è l’organizzazione no profit Puli-Amo Messina, che in una nota scrive: “è assurdo pensare che luoghi unici al mondo come questo (o come la stessa zona falcata) nel corso degli ultimi cinquant’anni siano stati scelti per la costruzione di industrie, cantieri, degassifiche e inceneritori, brutalizzando un patrimonio naturalistico di invidiabile Bellezza e privando così vaste aree all’intera cittadinanza”.

I lavori all’ex Sea Flight procedono quindi senza intoppi: sono state demolite sia le costruzioni in cemento che i capannoni industriali, cui segue in questi giorni la caratterizzazione e la divisione dei materiali per la successiva rimozione e smaltimento. “Il destino dell’area però non è ancora ben chiaro – scrivono ancora i volontari – . Dall’ipotesi iniziale di un grande parcheggio a parco polifunzionale per eventi, la riconsegna alla libera fruizione dell’area ha acceso i riflettori sull’importanza degli spazi pubblici in città. Ci auguriamo che, al termine della messa in sicurezza e totale demolizione del cantiere navale, possano esserci occasioni pubbliche o concorsi di idee per la rifunzionalizzazione dello spazio, dando così ai cittadini la possibilità di esprimere la propria opinione su un’area così importante incastonata in uno dei luoghi più belli al mondo”.

Qualche idea era già stata lanciata durante la campagna elettorale: “nascerà un’arena e un percorso pedonale con riqualificazione dell’area del pilone”, affermava l’assessore Dafne Musolino. Su questo punto anche il neo sindaco eletto Federico Basile era stato chiaro: “seguendo la naturale vocazione di Capo Peloro, il terreno è modellato per accogliere un’importante arena verde, il Palcoscenico sullo Stretto. La struttura ospiterà il pubblico per eventi musicali, teatrali e sarà anche luogo di aggregazione. Il progetto di riqualificazione dell’area in cui insistevano i cantieri ex Sea Flight è stato pensato nell’ottica della sostenibilità ambientale, rimuovendo i ruderi del capannone industriale e restituendo alla cittadinanza uno degli spazi più suggestivi di Messina con un nuovo spazio urbano pubblico a beneficio dell’intera città, in tutte le ore del giorno e in tutti i periodi dell’anno”.

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