Messina, maxi controlli dei Carabinieri: raffica di arresti, 7 pregiudicati in manette [DETTAGLI]

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Messina: intensificati i servizi di controllo del territorio, negli ultimi giorni i Carabinieri della Compagnia Centro hanno arrestato sette persone

Negli ultimi giorni, i Carabinieri della Compagnia di Messina Centro hanno arrestato sette pregiudicati, in esecuzione di cinque distinti ordini di esecuzione per l’espiazione di pena detentiva e due ordinanze di custodia cautelare in carcere emessi dall’Autorità Giudiziaria peloritana.

Botte alla madre per avere i soldi per la droga: 34enne in manette per estorsione

Nello specifico, i Carabinieri della Stazione di Camaro Superiore hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal G.I.P. presso il Tribunale di Messina, a carico di N.R., 43enne messinese. I militari dell’Arma hanno rintracciato l’uomo e lo hanno arrestato poiché gravemente indiziato del reato di estorsione. L’arrestato, con percosse e minacce, per più di un anno ha preteso dalla madre somme di denaro, che, una volta ottenute, utilizzava in parte per acquistare droga. L’uomo è stato condotto presso la Casa Circondariale di Messina Gazzi dai militari dell’Arma.

Evade dai domiciliari: arrestato 42enne

I Carabinieri di Giostra, hanno eseguito la misura cautelare in carcere a carico del pregiudicato 42enne catanese P.M.. A seguito di numerosi controlli svolti, i Carabinieri hanno riscontrato e rapportato all’Autorità Giudiziaria le ripetute violazioni alle prescrizioni imposte dalla misura degli arresti domiciliari cui l’uomo era sottoposto presso una comunità di recupero messinese. Pertanto il Giudice ha sostituito gli arresti domiciliari con la custodia in carcere e, dopo le formalità, P.M. è stato tradotto presso la Casa Circondariale di Messina Gazzi.

tre ordini di espiazione di pena detentiva

Sempre i Carabinieri della Stazione di Giostra, nei giorni scorsi, hanno eseguito tre ordini di espiazione di pena detentiva emessi dall’Ufficio esecuzioni penali della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Messina. I militari dell’Arma hanno arrestato:
– G.F., 51enne pregiudicato messinese, rintracciato presso la propria abitazione, poiché riconosciuto colpevole dei reati di furto aggravato e ricettazione commessi negli anni 2005, 2011 e 2016, e condannato a scontare un cumulo di pene di 9 anni, 5 mesi e 13 giorni di reclusione. L’uomo è stato condotto presso la Casa Circondariale di Messina Gazzi dai militari dell’Arma.
– L.R., 30enne, pregiudicato messinese. I Carabinieri lo hanno rintracciato ed arrestato poiché condannato per i reati di resistenza a un pubblico ufficiale, lesioni personali aggravate e ricettazione, commessi negli anni 2010 e 2015. Per i reati commessi, l’uomo dovrà espiare la pena complessiva di 1 anno, 7 mesi e 28 giorni di reclusione ed è stato associato alla Casa Circondariale di Messina Gazzi.
– G.R., 40enne pregiudicata messinese. I militari dell’Arma hanno rintracciato la donna presso la propria abitazione e l’hanno arrestata poiché riconosciuta colpevole e condannata per i reati di resistenza a un pubblico ufficiale e lesioni personali. La donna dovrà scontare la pena di 7 mesi e 29 giorni di reclusione presso la propria abitazione in regime di detenzione domiciliare.

26enne condannato per evasione

I Carabinieri della Stazione di Camaro Superiore hanno dato attuazione ad un ordine di esecuzione per l’espiazione di pena detentiva in regime di detenzione domiciliare, emesso dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Messina, a carico di M.E., 26enne messinese, condannato per il reato di evasione. Il giovane dovrà espiare la pena residua di 8 mesi di reclusione.

67enne ai domiciliari

Infine, i Carabinieri della Stazione Arcivescovado hanno dato attuazione ad un ordine di esecuzione per l’espiazione di pena detentiva in regime di detenzione domiciliare, emesso dalla Procura Generale della Repubblica presso la Corte di Appello di Messina, a carico di D.A., 67enne pregiudicato messinese, poiché riconosciuto colpevole e condannato per il reato di abbandono di persone minori o incapaci, commesso a Messina nell’anno 2009. L’uomo dovrà espiare la pena di 8 mesi di reclusione.

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