Reggio Calabria, scavi di piazza Garibaldi abbandonati dal Comune: diventano una piscina di melma e fango dopo il maltempo, la senatrice grillina chiede più attenzione [FOTO]

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La nota della senatrice Margherita Corrado del M5s sugli scavi di piazza Garibaldi di Reggio Calabria abbandonati dal Comune

Tra le conseguenze dei nubifragi che nei giorni scorsi hanno colpito il Reggino c’e’ anche, proprio nel capoluogo, l’allagamento dei tre saggi di scavo che da un paio d’anni squarciano la superficie della piazza antistante la stazione ferroviaria, intitolata a Garibaldi. Poiche’ Reggio, come Crotone, e’ una fondazione greca sopravvissuta nello stesso sito fino ad oggi, il parcheggio multipiano la’ previsto deve fare i conti con l’affioramento di importanti testimonianze archeologiche“. Lo afferma, in una nota la senatrice Margherita Corrado del M5s. “Nelle intenzioni del Comune e della Soprintendenza, e per ora solo in quelle – prosegue Corradoi ruderi dovrebbero poter convivere con la nuova infrastruttura. L’iniziativa ha del coraggioso, se non del temerario, dal momento che per anni i reggini hanno conosciuto una difficilissima convivenza con gli scavi archeologici cosiddetti di Piazza Italia, fino alla loro non del tutto risolta musealizzazione. Pur di realizzare il parcheggio, il sindaco Falcomata’ si sottomette ora al rischio di una nuova Piazza Italia. E tornando al nubifragio, nell’attesa che il Comune, dopo la recente messa in sicurezza dei saggi, gia’ ridotti ad immondezzai, trovi i 6 milioni necessari per realizzare il progetto elaborato ad hoc e gratuitamente dalla Soprintendenza, l’acqua piovana li ha trasformati in altrettante vasche. In queste ore le relative immagini stanno facendo scalpore e un buontempone rallegra i concittadini sul web facendosi filmare accanto ad una di esse mentre maneggia una canna da pesca… Non e’ difficile immaginare scene simili anche a Crotone, a breve. Il progetto ‘Antica Kroton’ ha infatti un difetto di fondo che ho denunciato e non smettero’ di denunciare: la mancanza di un obiettivo vero. Al suo posto emerge la priorita’, anzi l’urgenza, da parte dell’ente attuatore, di spendere pur di spendere“.

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