A Sinagra (Me) l’inaugurazione della mostra dell’artista Giuseppe Greco

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Giorno 6 agosto c.m. si è inaugurata a Sinagra nella Sala Consiliare la mostra dell’artista Giuseppe Greco. L’evento è stato organizzato dall’Amministrazione Comunale di Sinagra e dall’Associazione Turistica Pro Loco. Dopo i saluti del  Vice Sindaco Sig. Gaudio Salvatore, dell’Assessore Dott. Musca Alberto, del Presidente del Consiglio Prof. Michele Pintabona  e della Presidente della Pro Loco dott.ssa Vincenza Mola, l’artista Giuseppe Greco  ha illustrato  la mostra. Sono intervenuti anche gli artisti Antonella Papiro e Carmelo Caracozzo. La mostra è fruibile tutti i giorni fino al 17 agosto 2016, presso la sala consiliare di Sinagra. Gli artisti molto spesso elaborano  quel  “grido di intolleranza”, quello stato di ribellione latente,  in cui è facilmente riconoscibile l’insoddisfazione dell’individuo e la  complicità passiva di una collettività che si impegna  quotidianamente “nel  fare di  più,  per non dare nulla”. A loro consegniamo tutte le nostre speranze. Attraverso il silenzio della normalità, nella totale indifferenza dello sguardo sulle cose che accadono, possono loro darci una visione: sono in grado di indicarci un cammino,  la “retta” via.  In realtà vogliamo credere a tutti i costi, di sentire addosso  ancora il profumo dell’entusiasmo per poter vivere un reale cambiamento. Cancellare con un colpo di spugna, ogni probabile  “tradimento”, subìto o  fatto. Colmare le innumerevoli  ingiustizie. Rimanere nell’attesa di una buona novella. Tornare fanciulli, tradire per un “fiore” da portare alle nostre madri, “generatrici di vita”. Nel tentativo di dimenticare che esiste  il male assoluto e che nella nostra “vita” le cose si possono fare più o meno bene.  Queste le sensazioni percepite in “FLEUR  ROUGE  DE TRAHISON”,  la mostra curata dall’artista Giuseppe Greco, che ha permesso di mettere in risalto la sensibilità e l’estro di altri due artisti dell’hinterland nebroideo, Antonella  Papiro e Carmelo Caracozzo. Tutto l’impianto espositivo ha come percorso una linea evolvente, che si schiude attorno  all’installazione di Greco: «Tre sedie ottocentesche, in attesa di un nuovo “testimone”, legate di spalle, rivolgono lo sguardo aperto a  tre vissuti, tre stili differenti che dialogano attorno all’installazione in un reciproco  confronto tra scritto e figurato, tra concetto ed astratto. Sopra loro la trappola del tradimento subito/fatto. Come la rete di un aracnide intrappola tutti i “perché”,   sospesi e fluttuanti mentre aspettano il vettore  di turno».

 

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