Le Terme di San Calogero a Lipari: la storia, la decadenza e la rinascita del più antico centro termale del Mediterraneo

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La storia delle Terme di San Calogero a Lipari, il più antico centro termale del Mediterraneo oggi adibito a museo dopo anni di decadenza

L’isola di Lipari custodisce un piccolo tesoro che rispecchia da un lato la straordinaria ricchezza naturale della terra siciliana, dall’altro è sinonimo anche delle difficoltà con le quali, a volte, ci si ritrova a convivere nel Sud Italia. Stiamo parlando delle Terme di San Calogero, antico centro termale che, dopo diversi anni di decadenza, è stato di recente riqualificato sotto forma di Museo.

La storia delle Terme di San Calogero di Lipari

Le Terme di San Calogero sono il più importante centro termale dell’isola, seppur non l’unico vista la presenza di quelli a Bagno Secco e nel paese di Lipari, mentre se ne ricorda uno anche a Pignataro. L’acqua al loro interno ha una mescolanza chimica bicarbonato-solfato sodica ed un pH quasi neutro. La sorgente trae la sua acqua da zone poco profonde, dove si mischiano acqua piovana e vapori geotermici e vulcanici, che l’arricchiscono di anidride carbonica e acido solfidrico: essa sgorga a una temperatura di circa 50° centigradi.

La scoperta, datata 1984, di un tholos di origine micenea, ha fatto supporre agli archeologi che le Terme di San Calogero venissero utilizzate già nel XV secolo a.C, il che rende il centro termale di Lipari il più antico del Mar Mediterraneo. Il primo documento nel quale si ha notizia delle terme è l’opera Bibliotheca historica del greco Diodoro Siculo, risalente al 50 a.C., nel quale le terme vengono descritte come rinomate (e molto visitate) per la cura di diverse malattie. Nel IV secolo un violento terremoto arrecò importanti danni alle terme che entrarono in un iniziale periodo di decadenza. Fu Calogero di Sicilia (poi divenuto San Calogero), a porvi rimedio nel 530 riattivando il centro termale che successivamente prese il suo nome. Nei secoli successivi ci furono nuove parentesi buie per il centro termale, riportate in alcuni documenti (ad esempio negli scritti di Elpis Melena) che si alternano ad altri (“Storia delle malattie endemiche ed epidemiche dell’isola di Lipari” di Ferdinando Rodriquez) che ne sottolineavano le importanti proprietà curative.

Nel 1870 venne realizzato l’attuale centro termale che entrò in funzione 2 anni più tardi. Nonostante il buon utilizzo, specialmente per la cura delle malattie di persone provenienti da Sicilia e Calabria, le quali potevano anche pernottare negli alloggi presenti, le terme non riuscivano a coprire le spese. Gli anni successivi il centro fu messo a dura prova da una serie di disastrosi eventi: l’eruzione di Vulcano negli anni 1888-1890, il terremoto di Messina del 1908 e le due Guerre Mondiali. Nel Dopoguerra le terme riaprirono sotto una nuova gestione, ma le condizioni di arretratezza tecnologica (mancava la linea telefonica!) e alcuni problemi strutturali e igienico-sanitari portarono alla chiusura nel 1975.

Le terme sono rimaste chiuse fino al 2011, prima di essere riqualificate come attrazione turistica. L’ormai ex stabilimento termale è stato rifunzionalizzato da una cooperativa che ha permesso di ospitare al suo interno diversi eventi d’arte contemporanea. Dal 2013 è stato realizzato un Ecomuseo della Memoria sulla storia delle Terme di San Calogero e della pomice di Lipari, nato con l’intento di ricordare, illustrare e valorizzare tematiche e avvenimenti che sono fondamentali per la storia delle Isole Eolie, attraverso l’esposizione di fotografie antiche, testimonianze storiche e ricostruzioni di ambienti di lavoro con attrezzi d’epoca.

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