Reggio Calabria: la città ricorda l’eccidio dei Carabinieri Fava e Garofalo nel 25° anniversario [FOTO, VIDEO e INTERVISTE]

  • Foto StrettoWeb / Salvatore Dato
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Reggio Calabria: si è svolta questa mattina la commemorazione per il 25° anniversario dell’eccidio degli Appuntati dei Carabinieri Fava e Garofalo

Si è svolta questa mattina alle ore 10, alla presenza del Comandante Generale dell’Arma dei Carabinieri, Generale Corpo d’Armata Giovanni Nistri, presso il Cippo Commemorativo sito nell’area di sosta della A2 Salerno-Reggio Calabria, la commemorazione per 25° anniversario dell’eccidio degli Appuntati Scelti Antonino Fava e Vincenzo Garofalo, Medaglie d’oro al Valor Militare, con la resa degli onori e la deposizione di una corona al monumento in memoria delle due vittime.

Alle ore 11 presso il Duomo di Reggio Calabria si è svolta la funzione religiosa officiata da S.E. Mons. Giuseppe Fiorini Morosini, Arcivescovo della Diocesi di Reggio Calabria – Bova. Infine, alle ore 12:30, presso l’auditorium “Col. Fazio” della Scuola Allievi Carabinieri di Reggio Calabria si sta svolgendo un incontro sul tema “L’eccidio di Scilla e gli attuali sviluppi giudiziari”, in cui sono intervenuti il Procuratore Generale di Reggio Calabria, dott. Bernardo Petralia e il Procuratore della Repubblica di Reggio Calabria, dott. Giovanni Bombardieri.

Antonino Fava era nato il 15 dicembre del 1957 a Taurianova in provincia di Reggio Calabria. Vincenzo Garofalo invece, era nato il 10 aprile del 1960 nel paesino di Donnalucata, una piccola frazione marinara situata in provincia di Ragusa e collegata al Comune di Scicli. Erano tante le cose che avevano reso la vita di Antonino poco differente da quella di Vincenzo. Entrambi si erano sposati. Antonino era padre di due figli. Vincenzo era padre di due figli. L’aspetto che li accomunava, maggiormente, era soprattutto l’Arma dei Carabinieri. Infatti, sia Antonino sia Vincenzo, prestavano servizio presso il Comando Provinciale dell’Arma di Reggio Calabria ed erano stati assegnati al Nucleo Radiomobile della Compagnia di Palmi. Entrambi avevano conseguito il grado di appuntati scelti. Gli appuntati Vincenzo Garofalo e Antonino Fava furono crivellati di proiettili, il 18 gennaio 1994, mentre a bordo della loro Radiomobile percorrevano l’autostrada calabra nel tratto Bagnara-Scilla. Antonino e Vincenzo, obbedendo all’imperativo dell’Arma (lottare per la salvaguardia della società italiana contro la malavita organizzata) persero la vita nella prigione di lamiera del loro mezzo, in una notte invernale. Ancora oggi, a venticinque anni di distanza, i due eroici carabinieri vengono ricordati, perché il loro sacrificio costituisce un esempio e un monito per quanti continuano ad osteggiare i valori sacri per i quali essi combattevano e si immolarono.

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