Un “tuffo” nella storia dell’architettura di Reggio Calabria: palazzi, ville, teatri [FOTO]

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Reggio Calabria, una città d’arte, di storia, di architettura: un breve focus sui palazzi, ville, teatri più antichi della città, molti dei quali, ancora oggi, fulcro di attività istituzionali, d’ufficio, ricreative e private

piazza italia lavoriSempre sulla scia di quella che è la storia di Reggio Calabria, dopo aver approfondito alcuni aspetti di piazza Garibaldi, dalla sua nascita ai suoi monumenti  e a tutto quello che rappresenta da secoli per la città (leggi qui), non si può non riferirsi adesso ad altri “simboli” che ognuno di noi conosce, frequenta anche quotidianamente, ma a cui forse non fa caso o di cui non ricorda la storia.

Si parta dalla centralissima piazza Italia, da sempre considerata il “centro civico” di Reggio, sulla quale si affacciano tre dei Palazzi cittadini più importanti: Palazzo San Giorgio, sede del Comune, il Palazzo del Governo, e quello della Provincia, recentemente intitolato a “Corrado Alvaro”.

Come ogni piazza che si rispetti, dalla sua area centrale si erge la statua in marmo bianco dello scultore Rocco Larussa, risalente al 1866 e raffigurante l’Italia. Piazza Italia, per l’appunto, è adesso interessata dai lavori di riqualificazione, successivi ad altri che hanno portato alla luce dei resti della Reggio antica. Un sito archeologico scoperto dopo i lavori intrapresi tra il 2000 ed il 2004 nell’area sud orientale della piazza: sovrapposti sei metri di ben undici fasi di edificazione, dal VII secolo a.C. fino ai primi del XIX secolo d.C.

palazzo san giorgioCURIOSITA’: piazza Vittorio Emanuele II, meglio nota come piazza Italia, nel corso dei secoli, venne denominata in svariati modi, anche dagli stessi reggini: piazza Mercato durante il periodo della dominazione francese, in quanto lì si teneva il mercato del mercoledì e del sabato; piazza ‘Ndagghi, per intendere un luogo di ozio e di sosta; piazza dei Gigli, così denominata con la Restaurazione borbonica: si ergeva nella piazza una statua marmorea dedicata a Ferdinando I poi abbattuta dal popolo nel 1860 con la conquista della città da parte dei garibaldini.

PALAZZO SAN GIORGIO – Dapprima, il Palazzo sorgeva sull’isolato opposto, dove oggi si trova il Teatro “F.Cilea”. Dopo il tragico terremoto del 1908, venne ricostruito su progetto di Ernesto Basile, uno dei mastri dell’architettura liberty italiana. Un fronte del palazzo, com’è noto, è diretto verso la piazza, l’altro verso la via Osanna, e tra le due parti scorre la galleria con accesso sul corso Garibaldi. L’entrata principale è caratterizzata da ampie scalinate da cui si accede al piano superiore. Qui si trovano il Salone dei Lampadari (in vetro di Murano), con decorazioni in stile liberty, la sala del sindaco e della Giunta Municipale, e altre sale che ospitano i gruppi politici. In posizione centrale, vi è la sala del consiglio, intitolata a Pietro Battaglia. Lo stile liberty, si ripete, caratterizza un po’ tutto il Palazzo, dall’interno all’esterno: sul cornicione centrale della parte esterna sono situate due decorazioni con lo stemma cittadino; si sovrappone, poi, una parete decorata con motivi liberty in cui è incastonato l’orologio sovrastato dalla campana civica.

alfano a reggio prefettura (1)PALAZZO DEL GOVERNO – Progettato nel 1912 dall’ing. Gino Zani, funzionario dell’Ufficio del Genio Civile di Reggio Calabria, anch’egli parte attiva nella ricostruzione dopo il terremoto del 1908. Fu terminato nel 1921, e con la sua struttura antisismica è sede della Prefettura cittadina. L’edificio, a forma trapezoidale, è articolato in due corpi di fabbrica che si sviluppano su due elevazioni: uno a livello della piazza di forma a C, che include un cortile di forma rettangolare, e l’altro al livello del Corso Vittorio Emanuele III con corte centrale. L’ingresso del Palazzo, a tre aperture, è caratterizzato da motivi liberty nelle cancellate in ferro battuto, che si ripetono nei cancelletti laterali. Dall’ingresso principale si può accedere, sui due lati, agli uffici, e frontalmente alla scala da cui si sale per andare nel salone di ricevimento, con decorazioni a stucco neoclassiche e con affreschi, nel soffitto, di Andrea Alfano, sul tema della “Ricostruzione”. Sul prospetto principale dell’edificio si aprono tre balconi, mentre quello occidentale si affaccia verso il mare con una sola apertura d’ingresso affiancata da due finestre: al piano superiore sono presenti due balconi.

provincia reggioPALAZZO “CORRADO ALVARO” – Un’opera dell’Ufficio Tecnico dell’Amministrazione Provinciale, a cui contribuì l’architetto Camillo Autore e l’ing. Gaetano Spinelli. Anche per questo edificio, ritornano elementi dell’architettura neoclassica e dello stile liberty. Il corpo centrale del palazzo è avanzato,con un elemento porticato e tre aperture verso cui confluiscono due rampe laterali. Nei due fronti si aprono le aperture finestrate del piano terra ed una serie di balconi. Le colonne sulla facciata principale sono sormontante dalla scritta “Amministrazione Provinciale”, sovrastata a sua volta dal cornicione e dal muro d’attico. Dall’accesso principale si prosegue all’interno del palazzo dove vi è lo scalone monumentale dalle decorazioni liberty e reperti archeologici rinvenuti nel corso della costruzione. Da due rampe di scale, ancora, si accede al piano superiore, al salone di ricevimento e sul lato opposto alla sala del consiglio. L’edificio, tra l’altro, ospita diverse opere d’arte, come la “pala marmorea” di Alessandro Monteleone che raffigura il sacrificio dei Martiri di Gerace, lo sbarco di G. Garibaldi e la difesa di Reggio; due mosaici ad opera di A. Mori che ritraggono il miracolo di San Paolo e la colonna ardente e la partecipazione alle Crociate dei nobili della città; un olio su tela ad opera di Domenico Augimeni dal nome “I Contadini”; una testa di donna dormiente ad opera di Panetta; un dipinto ad opera dell’artista Galante raffigurante l’allegoria del fenomeno della Fata Morgana; due teste di donna ad opera di Francesco Jerace, e tanto altro.

Presso la sede della Provincia e del Comune di Reggio Calabria, anche recentemente, oltre a convegni, conferenze, mostre, sono stati organizzati dei veri e propri open day, aperti alle scuole e a tutta la cittadinanza.

reggio-miramare-riaperto-7ALTRI PALAZZI STORICI – Uscendo da quello che è da sempre il “centro civico” di Reggio Calabria, si possono menzionare altri edifici che rappresentano la storia della città del passato, ma anche del presente. Si parte, ad esempio, da CASA CORIGLIANO, lungo il Corso Garibaldi, progettata dall’ ing. Cesare Prato, anch’essa basante su elementi liberty, rovinata da un incendio divampato alla fine degli anni settanta e poi restaurata.

PALAZZO MELISSARI – opera dell’ing. Raffaele Melissari con modifiche apportate da parte dall’ingegnere F. Carpano, sito lungo il fronte della via Palamolla, ad angolo con la via Torrione. È sede di residenze private e attività commerciali.

PALAZZO MAZZITELLI – Sito tra la piazzetta antistante la Chiesa di San Giorgio, il Corso Garibaldi e la via Fata Morgana. Oggi è sede di uffici e negozi; fu progettato dall’architetto Camillo Autore, ricostruito dopo il terremoto del 1908 e completato nel 1927 con un piano in meno.

PALAZZO E TEATRO SICURACUSA – Si prosegue con gli esempi di stile liberty a Reggio Calabria. Il Palazzo fu progettato nel 1921 da due ingegneri, Barbaro e Canova,  È il primo cine-teatro della ricostruzione dopo il terremoto del 1908. Il Politeama Siracusa venne inaugurato il 22 dicembre 1922 con la messa in scena dell’opera Otello.

PALAZZO FIACCADORI  – L’edificio è costituito da due corpi di fabbrica con l’ingresso dalla via Camagna e fu progettato dallo studio tecnico che faceva capo all’ing. Fiaccadori. Il palazzo, che richiama anch’esso degli elementi dello stile liberty, attualmente è sede di residenze private.

PALAZZO SPINELLI – Edificio di stile liberty che si affaccia sulla via Marina Alta, è stato sede del rettorato dell’Università Mediterranea di Reggio Calabria. Il progetto venne firmato dall’ing. Spinelli, sebbene fosse stato progettato dall’ing. Gino Zani.

VILLA GENOESE ZERBI – Uno degli esempi dell’architettura neogotica, anch’esso sito lungo la via Marina Alta di Reggio. Progettato dagli ing. Domenico Zerbi, PertiniMarzats. La precedente villa, realizzata nella seconda metà dell’Ottocento, venne distrutta dal terremoto del 1908. Per alcuni anni l’edificio è stato adibito a struttura espositiva, ospitando anche alcune sezioni della Biennale di Venezia.

GRANDE ALBERGO MIRAMARE – Oggi sede di svariate attività delle “Officine Miramare”, si affaccia sul Corso Vittorio Emanuele III. Altro importante palazzo storico, progettato dall’ing. Ugo Fiaccadori, è caratterizzato da canoni neoclassici con decorazioni in stile liberty, più evidenti nei locali interni.

Teatro Cilea reggio calabriaPALAZZO PELLICANO –  redatto per l’avv. Luciano Pellicano, con fronte sulla via Marina Alta, ad angolo con la via Tommaso Gullì.  Fu progettato nel 1922 dall’architetto Pietro Borradori e attualmente è sede di residenze ed uffici; si erge di fronte lo spazio libero in cui si trovano gli scavi delle antiche terme romane.

PALAZZO ZANI – prende il nome dall’ing. Gino Zani che lo progettò. Una volta conosciuto come Palazzo del Genio Civile, oggi è sede della Facoltà di Giurisprudenza, sito tra via Miraglia, via Felice Valentino, il Corso Vittorio Emanuele e via Vitrioli.

PALAZZO SPANO’ BOLANI –  Si trova tra il Corso Vittorio Emanuele e le vie Cattolica dei Greci, Miraglia e Spanò Bolani. Le decorazioni floreali richiamano lo stile liberty, anche se l’architettura generale si basa sull’eclettismo neorinascimentale. Sorge nello stesso luogo dove si trovava prima del terremoto del 1908 il convento dei frati Salesiani. Il nome si rifà ad uno degli uomini più illustri di Reggio: deputato, sindaco e direttore del museo civico. Tra il 1955 ed il 1959, il Palazzo fu interessato da lavori di sopraelevazione della parte inferiore, su progetto dell’ing. Demetrio Marino.

TEATRO “FRANCESCO CILEA” – Costruito per volontà del ministro Giuseppe De Nava e del sindaco della ricostruzione, Giuseppe Valentino, su progetto degli ingegneri Domenico De Simone e Laviny, fu inaugurato per la prima volta nel 1931, intitolato alla memoria del grande compositore calabrese Francesco Cilea. La sua capienza, 1.500 posti, ne fa il teatro più grande in Calabria. Si ricordi, che il Teatro ospita la Pinacoteca Civica di Reggio Calabria, recentemente riaperta al pubblico: in mostra, diverse importanti opere pittoriche.

Questi, solo alcuni esempi della magnificenza esistente nella città di Reggio Calabria, riportati in tutti i volumi incentrati sui beni architettonici, culturali e artistici della città, che custodisce, come è stato sempre detto, una storia millenaria, che di tanto in tanto ricordiamo anche in nome di una difesa identitaria cittadina.

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