Ordinate il coprifuoco al vostro cervello

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Il coprifuoco serale rimane fino al 15 Gennaio. A Capodanno quello mattutino si prolunga fino alle 7. Le norme liberticide del Governo più incapace della storia d’Italia: non combatte la pandemia, ma priva i diritti fondamentali dei cittadini

Resta il coprifuoco in tutt’Italia dalle 22:00 di ogni sera fino alle 05:00 del mattino, almeno fino al 15 Gennaio, comprese tutte le festività natalizie. Lo ha deciso il governo che lo ha previsto nel nuovo Dpcm che Conte firmerà oggi dopo l’ultimo confronto istituzionale. Ma il Dpcm prevede un’eccezione: riguarda la notte di Capodanno, quando il coprifuoco durerà fino alle 07:00 del mattino. Due ore in più. Perchè è notorio che all’alba del 1° Gennaio saremmo usciti tutti ad assembrarci in strada proprio dalle 05:00 alle 07:00. Non vedevamo l’ora, ma sarebbe stato un rischio elevatissimo da evitare in tutti i modi per frenare il contagio da SARS-CoV-2: e allora poliziotti, carabinieri, finanzieri e militari dell’esercito dovranno presidiare le abitazioni per evitare che anche dalle 05:00 alle 07:00, nell’orario di punta del giorno di Capodanno, la gente esca di casa. Come faremo noi tutti che avevamo già la sveglia pronta alle 04:00 per prepararci, vestirci e andare a bighellonare in strada, sotto il tiepido sole delle cinque del mattino del 1° gennaio, per un caloroso assembramento di piazza?

Eppure al coprifuoco fino a due mesi fa in Italia non ci aveva mai pensato nessuno. Il primo nel mondo ad annunciare questo provvedimento per fronteggiare la pandemia è stato il Presidente della Francia, Emmanuel Macron, che il 14 ottobre annunciava in diretta TV le nuove misure per contrastare la seconda ondata nel territorio transalpino. Il coprifuoco francese, però, era molto diverso da quello italiano: innanzitutto riguardava soltanto 8 città: Parigi, Marsiglia, Lione, Tolosa, Montpellier, Lilla, Grenoble e Rouen. Cioè le 4 città più grandi del Paese, le uniche con oltre 450 mila abitanti, e altre 4 minori in cui però c’era una situazione di focolai da Covid-19 più preoccupante. E’ come se in Italia avessimo deciso di fare il coprifuoco soltanto a Roma, Milano, Napoli, Torino, Palermo e Genova. Invece non è passato neanche un giorno che ai nostri governatori smaniosi di chiudere tutto non sembrava vero. Se Macron ha fatto il coprifuoco in Francia, possiamo farlo anche noi in Italia! Non perdiamo tempo.

E così il 16 ottobre era già scritto nero su bianco nella bozza di Palazzo Chigi. Che ovviamente ha dovuto esagerare: la norma è stata esasperata, inspiegabilmente disposta per tutto il territorio italiano, anche le zone in cui non c’è mai stata un’emergenza per questa seconda ondata (pensiamo alla Sardegna, o a Bergamo, dove non ci sono mai state criticità epidemiologiche o ospedaliere) e anche nei piccoli centri in cui non c’è mai stata una vita notturna tale da giustificare l’imposizione del coprifuoco.

L’esigenza di assumere norme contro il contagio è sfociata nella brama di potere di Ministri e di un premier evidentemente vogliosi di soffocare i diritti basilari degli italiani. Il coprifuoco avrebbero dovuto ordinarlo soltanto per il loro cervello, 24 ore su 24.

Che senso ha il coprifuoco serale alle 22:00 se tutti i negozi e i locali sono chiusi e se l’unico motivo per uscire potrebbe essere quello di fare una passeggiata, sgranchirsi le gambe, prendere un po’ d’aria fresca, portare a spasso il proprio animale domestico, in un contesto deserto e desolato? Quale sarebbe il rischio di assembramento se uno, ma anche dieci o cento cittadini dovessero uscire la sera tardi a fare due passi in strade completamente vuote, mentre nelle ore diurne ci sono tutti i locali e i negozi aperti, ci sono resse per autobus, tram e metropolitane, file per provare gli abiti nei camerini dello shopping e nelle zone gialle si può anche pranzare al ristorante?

A proposito. Il coprifuoco francese funzionava così: iniziava alle 21, ma fino alle 21 era tutto aperto. Bar, ristoranti, cinema. In Italia, invece, il coprifuoco è alle 22 ma tutti i locali devono chiudere alle 18. Che senso ha questo spezzatino? Infatti in tutte le strade di tutte le città già alle 21 c’è un coprifuoco di fatto, con la differenza che se un povero cristo, un cittadino di quelli ligi alle regole, dalla condotta civica esemplare sempre basata sul rispetto di tutti i doveri imposti dallo Stato e dalla società, passeggia alle 21:30 tutto va bene. Alle 22:01 invece no. Deve stare a casa non perchè c’è una pandemia, ma per una bizza di Conte e Speranza che hanno la necessità di imporre il loro potere.

L’avessero fatto Salvini o Meloni, o anche Berlusconi nei suoi Governi di oltre dieci anni fa, avremmo avuto manifestazioni di piazza feroci con partigiani, girotondini e sindacati mobilitati a chiedere l’aiuto delle organizzazioni internazionali e umanitarie contro la “pericolosissima deriva fascista” assunta dal governo italiano. E avrebbero avuto ragione: perchè questi provvedimenti non sono volti a combattere l’emergenza sanitaria. Sono norme fasciste e liberticide, ma oggi in Italia le fanno i comunisti a cui tutto è concesso e quindi dobbiamo subire in silenzio. Almeno finchè poliziotti, carabinieri e vari agenti di tutte le forze dell’ordine non si stancheranno di andare in giro in piena notte a rompere le palle a gente perbene che non fa nulla di male a nessuno, umiliando con questi controlli se stessi e gli organi che rappresentano.

Dovrebbero rendersi conto che avevano inseguito il sogno di indossare una divisa per servire lo Stato e combattere i criminali e invece sono finiti a diventare i peggiori nemici della parte più sana e onesta del Paese riducendosi ad imporre di indossare la mascherina a un padre e un bambino unici pedoni sulla via, o ad inseguire runner in spiagge deserte o ancora ad atterrare con elicotteri e droni su anfratti in cui c’era un passante isolato da tutti che voleva semplicemente prendere un po’ d’aria o guardare la luna specchiarsi sul mare.

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