“Corto Reggio Calabria Filmfest”, una serata dedicata alla cultura in riva allo Stretto con Sasà Striano di Gomorra [FOTO e VIDEO]

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StrettoWeb

L’Associazione Artistico Culturale “Eventi” ha organizzato anche quest’anno il “Corto Reggio Calabria Filmfest”, che si è concluso ieri in una serata di incontri e premiazioni al ristorante “La Luna Ribelle” di Reggio Calabria

Corto RC Filmfest89Si è conclusa ieri la nuova edizione del “Corto Reggio Calabria Filmfest”, che ha visto impegnati numerosi registi e attori nella realizzazione di cortometraggi a sfondo sociale su temi come violenza sule donne, omofobia-lgbt, sicurezza e legalità. A selezionare i dieci corti finalisti due giurie: una composta da insegnanti, registi, scrittori, giornalisti e una composta da ragazzi degli istituti superiori di Reggio. Le giurie hanno dibattuto nel corso di diversi incontri, per alimentare il confronto su questi delicati temi sociali.
La serata è stata aperta con la presentazione del libro di Salvatore Striano, attore di Gomorra, “La tempesta di Sasà“. Il libro si presenta come una testimonianza importante: Salvatore Striano racconta della sua esperienza da ex camorrista, latitante, condannato a circa quattordici anni di detenzione. Dopo l’arresto in Spagna, nel 2000, viene trasferito al carcere di massima sicurezza di Rebibbia, in cui fa un incontro molto speciale che gli cambierà per sempre la vita: quello con la magia del teatro. Attraverso le opere di Eduardo De Filippo prima e di Shakespeare dopo, Sasà Striano riesce a salvarsi, scoprendo in sé un talento gratificante e pubblicamente riconosciuto. Spinto e seguito dal regista Fabio Cavalli, Striano porta in scena, insieme agli altri detenuti, “La tempesta” di Shakespeare, che gli varrà l’indulto.

Corto RC Filmfest32Il filo conduttore della serata è stato un messaggio, partito da Striano e rideclinato nei successivi momenti della finale: l’importanza della cultura, una cultura che salva, capace di spiegare le cose, senza rivelare niente ma consentendo di capire tutto.
Dice l’attore: “Io sono stato truffato proprio dal mondo criminale, in quegli anni. Dicevamo di essere uomini di parola, ma era una parola che spesso ti portava alla morte, per vendetta o tradimento. Invece la parole positive, se ne spendi tante e inizi a mantenerle, ti abitui senza accorgertene alla positività. Con Shakespeare ho capito che posso modificare il mio linguaggio, col teatro ho capito che posso modificare i miei atteggiamenti. Cercando nei personaggi ho capito che non ero segnato ma ero semplicemente uno scarabocchio a matita che andava disegnato. Nei libri gli uomini quando scrivono, a differenza di quando vivono, si fermano, riflettono, correggono. Se lo fai nella vita, correggere vuol dire chiedere scusa per qualcosa di negativo che hai fatto, sulle pagine puoi fare il danno e correggerlo finché non ti senti pronto e dare consigli a chi ti legge. Grazie all’arte ho abbandonato gli psicofarmaci, i cattivi pensieri, le notti insonni nella cella chiusa. I libri mi hanno insegnato ad avere rispetto per le persone, l’importanza delle mie azioni. Le parole ti spiegano come comportarti. Chi vive per strada non lo sa“.
Cultura che non viene mai aiutata abbastanza, come afferma Michele Geria, presidente di “Eventi”, nel suo intervento: “Noi la cultura abbiamo voluto farla tutta in Calabria. Poi ho visto a dicembre che il Comune stranamente ci ha abbandonati. Forse eravamo etichettati perché avevamo organizzato il Festival col precedente Governo, come se il cinema fosse una questione politica“.
E invece la settima arte si riconferma, grazie al Festival, un prezioso strumento di sensibilizzazione, andando a toccare temi sociali delicati e importanti, sintetizzati e interpretati nei vari corti finalisti.

Corto RC Filmfest45Dopo la presentazione del libro di Striano, è stato proiettato il corto fuori concorso “Benigno“, diretto e interpretato dall’attore Francesco Benigno. Ha raccontato la sua storia, quella di un figlio che perde prematuramente la madre e resta, assieme ai suoi fratelli, nella custodia di un padre violento ed eccessivamente severo, finché non trova il coraggio di dire basta e scappare via.
Sono stati proiettati anche i trailer dei corti vincitori del Corto RC Filmfest: al primo posto “Nives“, per la regia di Fabio Schifilliti, cortometraggio a tema LGBT; al secondo posto “The Bookmakers” di Alessandro Tonda, sulla legalità; al terzo posto “Premio per la migliore sceneggiatura“, di Alfio D’Agata, sulla tematica della violenza sulle donne. Per lo stesso tema, è stato premiato anche “Lui era mio padre” di Lorenzo Amadeo, come menzione speciale.
Alla fine della serata sono stati premiati con dei riconoscimenti anche il Presidente del Consiglio della Provincia Antonio Eroi e Salvatore Esposito, attore della serie tv “Gomorra“, in cui interpreta Genny Savastano.

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