“Armiamoci e partite”: dopo la mobilitazione sui social contro il disastro di Reggio Calabria, in piazza Italia si ritrovano in 6 [FOTO]

StrettoWeb

Reggio Calabria, flop per la manifestazione che era stata organizzata con un tam-tam sui social network: appena 6 cittadini hanno risposto all’appello in piazza Italia

Si erano dati appuntamento in piazza, precisamente a piazza Italia, per le ore 10:00 di stamattina. Obiettivo: protestare contro i disservizi del Comune che stanno rendendo Reggio Calabria una città sempre più difficile e invivibile. Tante parole di rabbia sui social network, un tam-tam partito dai gruppi di facebook dove i cittadini segnalano problematiche e criticità. Le bollette dell’acqua avevano fatto scattare la scintilla che voleva portare la protesta dal mondo virtuale dei social a quello reale della piazza. Alla fine, però, si sono presentati soltanto in 6. Il più classico degli “armiamoci e partite”.

Anche se pochi, però, hanno sfogato la loro rabbia. “Viviamo in una città indecorosa di cui siamo arrivati a doverci vergognare” hanno spiegato i manifestando ai microfoni di StrettoWeb, raccontando le testimonianze di alcune recensioni su booking dove i turisti parlano di “città disastrata, in rovina“.

Paghiamo servizi che non abbiamo” hanno detto i manifestanti. “Tra acqua e tari paghiamo oltre 100 euro al mese al Comune per non avere servizi, regalando i nostri soldi a questo Comune. E’ beneficienza. Quest’amministrazione ha fatto i fuochi d’artificio il 28 ottobre garantendo che non avremmo più avuto problemi di acqua, e invece… Ci sono interi rioni senza luce, non abbiamo neanche lampadine. Le buche nelle strade fanno sembrare Reggio Calabria una città di far west. E non parliamo della spazzatura, della cura del verde che non esiste, del sistema fogniario“. Lamentele su cui in molti si sgofano online, ma alla fine – oggi – in piazza erano soltanto in sei.

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