La strategia di Putin, contro l’ISIS è guerra totale: “sono come Hitler” [FOTO]

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Putin ha ordinato alle unità della Marina Militare russa nel Mediterraneo di cooperare con quelle francesi “come alleate” in funzione anti-Isis

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Mentre l’Ue risponde “si” alla richiesta di aiuto della Francia, Vladimir Putin e Francois Hollande concordano di rafforzare la collaborazione militare e di intelligence in Siria, sulla scia dei recenti attacchi terroristici a parigi e contro l’aereo russo esploso sul Sinai. Putin ha ordinato alle unita’ della Marina Militare russa nel Mediterraneo di cooperare con quelle francesi “come alleate” in funzione anti-Isis. La Duma, il Parlamento russo, ha esortato Russia e Occidente a superare le attuali divergenze e dare vita a una coalizione contro lo Stato islamico come accadde nel secolo scorso nella lotta contro il nazismo. La polizia belga ha arrestato un secondo presunto artificiere delle stragi di Parigi, mentre la stampa francese parla di un secondo ricercato per gli attentati. L’Europa resta nella morsa della paura e ad Hannover e’ stata annullata la gara amichevole di calcio tra Germania e Olanda perche’ la polizia tedesca ha avuto informazioni di “piani credibili di far esplodere una bomba”. I ministri della Difesa dei Ventotto hanno accolto l’appello lanciato dall’Eliseo in nome della clausola di solidarieta’ contenuta nell’articolo 42.7 del Trattato di Lisbona, che prevede sostegno per uno Stato membro vittima di un’aggressione. In realta’ l’Alto rappresentante Federica Mogherini ha precisato che l’appoggio sara’ accordato su basi bilaterali, e che non sara’ creata un’apposita missione comunitaria, per cui al governo francese spettera’ adesso avviare i contatti con i singoli partner. Il premier Manuel Valls ha ribadito che il Paese non si atterra’ ai vincoli sul deficit proprio per rafforzare la sicurezza. A sua volta il ministro della Difesa, Yves le Drien, ha chiarito che l’appoggio dell’Unione potrebbe andare oltre il territorio nazionale, ed estendersi a Siria, Iraq e all’Africa. Il Cremlino parla di “contatti piu’ serrati” tra Mosca e Parigi e di “coordinamento contro i gruppi terroristici”. Hollande e Putin si vedranno a Mosca il prossimo 26 novembre. Il capo dell’Eliseo, che ha ricevuto all’Eliseo il segretario di Stato americano, John Kerry, il 24 novembre si rechera’ a Washington per incontrare Barack Obama. Resta latitante il super-ricercato Salah Abdeslam, considerato l’uomo-chiave nell’organizzazione delle stragi parigine. Mohammed Abdeslam, fratello di Salah, fermato e poi rilasciato dopo l’attentato, ha lanciato un appello in tv chiedendogli di consegnarsi alla polizia. Alla periferia della capitale sono stati scoperti due diversi covi utilizzati dai terroristi. Uno, nella cintura sud-orientale, era stato affittato proprio a nome di Salah. L’altro, a est, da suo fratello Brahim, uno dei kamikaze. Si e’ inoltre appreso che il primo, la notte degli assalti, chiese di essere riportato in Belgio a due complici, entrambi nel frattempo arrestati. Uno di loro ha dichiarato che, dopo aver superato indenni tre controlli di polizia, raggiunsero Bruxelles dove Salah sarebbe stato lasciato nei presi dello stadio intitolato a Re Baldovino, l’ex Heysel. Nelle case dei due sarebbe inoltre stato trovato nitrato di ammonio, e dunque potrebbe trattarsi degli artificieri della cellula. Non solo: all’inizio di settembre Salah compi’ un misterioso viaggio in Austria, passando per la Germania, in compagnia di altre due persone: alla frontiera furono notati, ma furono lasciati passare. A Parigi e’ stata trovata una terza vettura, una Clio nera, che potrebbe essere servita nella fase preparatoria. Secondo quanto riferito da Le Parisien, il secondo ricercato dalla polizia francese potrebbe essere tra gli autori delle stragi nei bar e nei ristoranti. La polizia francese, allo scopo di ottenre il maggior numero di informazioni, ha diffuso la foto di uno dei tre kamikaze dello Stade de France, addosso al quale fu trovato un passaporto siriano. Quanto alla rivendicazione della carneficina per conto dello Stato Islamico, la voce registrata apparterrebbe a un jihadista francese attivo in Siria, tale Fabien Clain.

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