Lecce, scoppia il caso Tuia dopo il no alla Reggina: frecciata del calciatore, Corvino risponde

Burattini, storie, frecciate: a Lecce scoppia il caso Tuia dopo che il club giallorosso ha impedito al difensore di accasarsi alla Reggina, con cui aveva già trovato l'accordo

StrettoWeb

A Lecce è scoppiato il caso Tuia. Il difensore, è storia nota, aveva praticamente trovato l’accordo con la Reggina, ma il club giallorosso si è opposto: era a corto di centrali e aveva bisogno di trovare il sostituto. Il giocatore, a mercato chiuso, ha postato una criptica storia sui social, con un burattino e un burattinaio. Anche di questa, in conferenza stampa, ha parlato oggi il responsabile dell’area tecnica del Lecce Pantaleo Corvino, affrontando la questione Tuia nel corso del consueto resoconto di fine mercato: “nel caso Tuia sabato (con il mercato che chiudeva martedì) un club ci ha chiesto il giocatore gratis – ha detto, come riporta Pianeta Lecce – Il sabato, non da burattinai ma da responsabili, abbiamo pensato di dire ‘ce lo stai dicendo a pochi giorni e siete 3 per 2 posti, dammi tempo per trovare un sostituto’. Ci siamo mossi e abbiamo trovato 2 sostituti”.

Poi Corvino parla proprio della Instagram Story del calciatore: “non abbiamo tempo di vedere cosa fanno i giocatori sui social, ce lo segnala l’ufficio stampa. Quindi riceviamo e chiediamo interpretazione. Ci ha mandato un messaggio con un burattino ed un burattinaio. Non mi sembra normale. È una legge della vita sottostare a delle regole. Non potevamo vendere un giocatore gratis quando stavamo in emergenza, a tre giorni dalla fine. Avevamo tre difensori di cui due in diffida. Nella vita c’è sempre chi è burattinaio e chi burattino”.

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