Processo plusvalenze, la Procura FIGC chiede una dura penalizzazione per la Juventus

Il procuratore Chinè ha chiesto 9 punti di penalizzazione per la Juventus, da scontare nella stagione attuale

StrettoWeb

Torna l’incubo penalizzazione per la Juventus. Il procuratore Chinè, nell’udienza odierna della Corte Federale d’Appello sull’istanza di riapertura del filone plusvalenze, ha chiesto di aumentare le sanzioni verso i bianconeri in virtù della maggiore gravità delle condotte contestate rispetto al primo processo sportivo già conclusosi in primavera.

Secondo quanto riporta La Gazzetta dello Sport, il procuratore Chinè “ha chiesto una sanzione di 9 punti di penalizzazione sul campionato in corso”. Una sanzione che rischia di complicare la rimonta bianconera e anche un eventuale piazzamento Champions. Il procuratore ha chiesto anche l’inibizione di 20 mesi e 10 giorni per Paratici, 16 mesi per Agnelli, 12 mesi per Nedved, Garimberti e Arrivabene, 10 mesi e 20 giorni per Cherubini.

Per la Juventus, accanto ai tre legali Bellacosa, Sangiorgio e Apa, presenti in collegamento da Torino anche il nuovo presidente bianconero Gianluca Ferrero e due dei dirigenti oggetto dell’indagine, Federico Cherubini ma anche Fabio Paratici. In aula anche i rappresentanti di Sampdoria, Empoli, Genoa, Parma, Pisa, Pescara, Pro Vercelli e il vecchio Novara e 52 dirigenti, tra cui Agnelli, Nedved e Cherubini.

Il procuratore capo Giuseppe Chiné è convinto di avere in mano quegli “elementi di prova nuovi che dimostrino la sussistenza degli illeciti” che, in base all’articolo 63 del Codice di giustizia sportiva, potrebbero consentire la riapertura di un processo anche con sentenze divenute inappellabili e irrevocabili.

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