Messina, l’Asp chiude in anticipo i contratti dei lavoratori Covid: è caos

La naturale scadenza dei contratti era fissata al 28 febbraio 2023

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Questo Coordinamento resta stupefatto dalla scelta effettuata dalla Direzione strategica dell’Asp di Messina di far cessare tutti i contratti in essere dei lavoratori assunti nell’ambito dell’emergenza Covid-19, prima della loro naturale scadenza fissata al 28/02/2023 dall’Azienda anche sulla scorta delle indicazioni dell’Assessorato alla Sanità rese con nota prot. n. 57540 del 29/12/2022“. È quanto affermato in un comunicato stampa del Comitato Lavoratori Covid dell’ASP di Messina.

Detta determinazione, difatti, si pone in netta controtendenza non solo rispetto a quanto autorizzato dall’Assessorato competente – si legge ancora – ma anche con quanto disposto dalla stessa Direzione con nota prot. 6905/23 del 16/01/2023 con la quale ha sottolineato il necessario mantenimento dei lavoratori in quanto il supporto apprestato dai professionisti con incarico libero professionale risulta essenziale per la prosecuzione delle attività di contrasto alla pandemia e per le attività residuali e in cui in viene affermato che ‘Si è considerato, invece, di prevedere la scadenza al 28/02/2023 per:

  1. Assistenti tecnici informatici (74 unità) in quanto ritenuti necessari per la gestione delle piattaforme informatiche e per la attività informatiche previste per i servizi vaccinali, per il Dipartimento di Prevenzione e per altre strutture Aziendali attualmente carenti di questo profilo;
  2. Collaboratori Amministrativi Professionali (19 unità residue) necessari per le procedure connesse alla pandemia relative ad acquisizione di beni e servizi, reclutamento/proroghe, trattamento giuridico ed economico del personale a vario titolo reclutato nell’ambito dell’emergenza, della registrazione, verifica e contabilizzazione delle fatture, delle partiche relative al personale in regime di convenzione per le UCA, delle attività in capo ai Distretti Sanitari e al Dipartimento di prevenzione, della liquidazione dei rimborsi spesa dovuti alle associazione di volontariato etc.., (tutte attività per le quali, avuto riguardo agli specifici e complessi adempimenti da compiere, risulta necessaria la specifica figura del Collaboratore Amministrativo Professionale);
  3. Personale Amministrativo generico – Avviso Protezione Civile (15 unità) per le attività amministrative residuali di base e non professionalizzanti connesse alla campagna vaccinale;
  4. Giornalista (1 unità) per le necessarie attività di comunicazione; 5. Ingegnere Elettronico per la gestione delle piattaforme informatiche Covid;
  5. Infermieri (17 unità) per garantire le attività di somministrazione connesse alla campagna vaccinale’.

Non si comprende, pertanto, quale evento oggettivamente rilevabile sia intervenuto fra il 16/01/2023 ed il 24/01/2023 tale da far riconsiderare il fabbisogno di personale necessario fino al 28/02/2023, prevedendo, invece, con deliberazione n. 396/CS del 30/01/2023 la scadenza di tutti i contratti al 03/02/2023. Tale determinazione non appare essere il frutto di una oggettiva valutazione del reale fabbisogno, bensì, una discutibilissima misura volta a far cessare le polemiche avanzate dagli altri professionisti che, per varie ragioni, hanno visto cessare il proprio contratto in data 16/01/2023.

Tale proroga, autorizzata dal competente assessorato di concerto con la Presidenza della Regione, come può chiaramente evincersi dalla citata nota assessoriale del 29/12/2022, si pone, infatti, il duplice obiettivo di garantire il diritto alla salute e alla cura dei cittadini tramite l’erogazione dei servizi essenziali affrontando così eventuali carenze del personale in organico delle singole Aziende Sanitarie, ma ha anche l’ulteriore obiettivo di dare la possibilità di attenzionare gli sviluppi normativi in merito alla possibile ricollocazione anche in altri enti delle figure professionali in oggetto”.

La circostanza relativa al ricollocamento del personale in un’ottica di miglioramento dei servizi alla comunità con l’apporto del personale “Covid” veniva persino confermata, con toni trionfalistici, dal Commissario straordinario Bernardo Alagna in diverse occasioni pubbliche e in conferenza stampa. Alla luce di quanto sopra, risultano non solo incomprensibili ma persino illegittime le ultime determinazioni aziendali, che rappresentano peraltro un unicum fra tutte le Aziende Siciliane le quali hanno tutte rispettato il termine del 28/02/2023 per la proroga dei relativi contratti del personale in argomento. – conclude il Comitato – Codesto Ente, invece, ha disposto la cessazione anticipata del personale assunto nell’ambito dell’emergenza Covid-19, con determinazioni assunte in totale carenza di motivazioni ovvero con motivazioni illogiche e contraddittorie. Pertanto, al fine di ristabilire un clima di legittimità nonché per evitare inutili ed ingenti contenziosi che andrebbero a gravare sulla stessa Azienda e quindi sui contribuenti tutti, i professionisti richiedono il rispetto degli atti deliberativi di proroga fino al 28/02/2023, nonché, un costruttivo confronto con il management dell’ASP di Messina“.

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