Dimissioni Falcomatà, quelle battute di Cannizzaro e l’annuncio sulle prossime elezioni

Nel corso della conferenza stampa di ieri relativamente ai suoi quattro emendamenti passati in Legge di Bilancio, l'Onorevole Cannizzaro ha anche parlato della situazione politica di Reggio, della richiesta di dimissioni a Falcomatà da parte del centro-destra e del ruolo dell'opposizione, criticata dai più

StrettoWeb

E’ stata una conferenza fiume quella che Francesco Cannizzaro ha tenuto ieri presso il Coordinamento Provinciale di Forza Italia. Argomento del giorno i quattro emendamenti per Reggio Calabria che portano la sua firma e che sono stati inseriti nella Legge di Bilancio 2023, dal Lido alle Circoscrizioni passando per Terme di Antonimina e Pentedattilo. L’Onorevole, come precisato all’inizio, avrebbe voluto parlare solo di questo, non sbilanciandosi relativamente allo stato di questa città e alla situazione politica. La stampa presente, però, lo ha interpellato sulla richiesta di dimissioni a Falcomatà da parte del centrodestra e sul ruolo dell’opposizione reggina: “in passato – ha detto – a Reggio come in altri posti ci sono stati le dimissioni da parte di amministratori colpiti da Legge Severino, che va abolita. E guarda caso sono stati solo amministratori di centrodestra. Quando succede al centrodestra, il Pd e la Sinistra sono i primi a chiedere le dimissioni, quando succede a loro emerge invece il garantismo, il cui termine dovrebbero cercarlo sulla Treccani per capirne il significato”.

Cannizzaro, tuttavia, elogia il primo cittadino sospeso dal punto di vista umano: Giuseppe Falcomatà è persona per bene e figlio di persone per bene, figlio di chi ha fatto la storia di questa città, in maniera limpida e trasparente. Lui si ritrova ad essere un Sindaco sospeso, non lo dice Cannizzaro ma la Legge. L’ulteriore avviso di notifica a mio avviso peggiora solo la situazione politica della città, non consegna un messaggio di serenità e resistenza, la famosa resistenza che ha chiesto a Reggio uscito dal Tribunale. E ricordiamo la vicenda brogli, quella di far votare gente che non esiste più, che è all’aldilà, una cosa indegna. Se si va sul Corso e si pone la domanda sullo stato della città, nell’80% dei casi la risposta è negativa. Questa situazione, che è in mano ad un solo uomo, è una ricaduta sul tessuto sociale della città, dai negozi che chiudono alla sporcizia. Mi auguro che si possa intervenire anche da Roma”.

Qui il deputato reggino volge lo sguardo già oltre, alle prossime elezioni comunali: “se dovesse cadere il Comune posso assicurare che è già tutto pronto e progettato, si deve solo mettere nero su bianco. Stiamo preparando un’alternativa forte, serena e sorridente, questa volta il centrodestra sarà unito e coeso, senza richiami dall’alto”. E’ l’occasione, questa, per lasciarsi andare anche a qualche battuta, anche in merito al ruolo dell’opposizione, che è stato criticato: “rispondo a chi dice – afferma Cannizzaro – che l’opposizione non fa nulla. Cosa dovrebbe fare più di quello che fa? Abbatterli con le armi? Io sono orgoglioso dell’opposizione comunale e metropolitana. Sono d’accordo quando si dice che non crediamo neanche noi alle dimissioni, ma è un richiamo politico. Questo Consiglio Comunale, lo dico in gergo, teni cu scotch, aggiunge l’Onorevole utilizzando un’espressione dialettale.

Condividi