Pallacanestro Viola “lasciata sola”? Laganà rompe il silenzio. Renzi, istituzioni e tifosi: le verità del presidente

Il presidente Laganà chiude il silenzio stampa della Pallacanestro Viola e fa il punto della delicata situazione della squadra: dall'addio di Renzi al mancato supporto intorno alla squadra, le verità del numero 1 neroarancio

StrettoWeb

Pensavamo che il silenzio stampa potesse aiutare a concentrarci, ma non é stato così. Ci è sembrato giusto interrompere il silenzio stampa per far sapere ai tifosi che la società c’è e farà ciò che deve per rinforzare la squadra“. Si chiude così il silenzio stampa della Pallacanestro Viola che durava dal 6 dicembre scorso. A dichiararlo è il presidente Carmelo Laganà che, quando serve, ci mette sempre la faccia come coach Bolignano, seduto al suo fianco nella conferenza post sconfitta contro la Rucker San Vendemiano.

La promessa è che “fin quando sarò io presidente, la società non andrà più in silenzio stampa“. C’è la possibilità che Carmelo Laganà, in un futuro più o meno prossimo non sia più alla guida della Viola? Viste le difficoltà attuali non c’è da escluderlo, ma finchè resterà al suo posto la certezza è che farà di tutto per portare avanti il mito Viola.

È chiaro che la società si trova ad affrontare una serie di difficoltà che si trascinano da qualche anno e che si sono acuite in questo periodo. Speravamo in una maggiore presenza dei tifosi. Questa società rappresenta il basket della Calabria e ha bisogno dell’aiuto di tutti“, ha dichiarato il presidente che ha poi passato in rassegna alcuni fra i temi più caldi delle ultime settimane.

Il primo non poteva che essere il caso Renzi che, di punto in bianco e da capitano, ha lasciato la nave alla deriva nel momento più complicato. “Renzi è andato via per problemi personali. Avremmo fatto di tutto per trattenerlo, ma di fronte alle pressioni del giocatore, che chi ha visto le ultime gare si é accorto come non fosse il Renzi di inizio campionato, la società ha agito per il bene del giocatore. – ha dichiarato il presidente – Mercato? Non é semplice, non abbiamo ancora trovato il profilo giusto“.

Il secondo argomento è quello della vicinanza alla società. Difficile che con il solo apporto del Trust e gli sforzi del presidente, una squadra come la Viola possa far fronte (ancora a lungo) alle difficoltà e alle incombenze economiche che il Girone B di Serie B (ricordiamolo, quello Lombardo-Veneto con trasferte dispendiose e scellerate) pone continuamente davanti. “La dirigenza ha lavorato per aggregare società, presidenti, squadre, imprenditori, ha cercato di tutto e continua a cercare in città, in Regione e al di fuori. Le difficoltà di quest’anno sono state superiori a quelle degli anni precedenti. – ha spiegato LaganàLe istituzioni? Salvo qualche rarissima eccezione é come parlare con un muro. C’è una certa sensibilità del mondo imprenditoriale, quello ‘artigianale’ direi, i grandi imprenditori sono lontani per vari motivi. Noi non molliamo, abbiamo intenzione, a secondo delle forze che riusciamo a mettere in campo e secondo il mercato, di mettere coach Bolignano nelle condizioni di operare al meglio. Consentitemi di fare un plauso ai giocatori, sono stati ammirevoli“.

Rispondendo a StrettoWeb, il presidente ha chiarito un concetto importante: “se mi sono sentito ‘lasciato solo’? Mi aspettavo di certo non 200 spettatori ma molti di più. Mi aspettavo qualcosa di più dai nostri imprenditori, da tutta la città, da chi ci rappresenta a livello regionale e nazionale. Nessuno ha dato un contributo. Io non è che mi sento solo, ma da solo cerco di fare il meglio. Non sono sicuramente depresso. Fino a quando le energie lo consentiranno questa squadra andrà avanti, grazie ai soci e al Trust che è una fonte trainante di questa società. ‘Lasciato solo’ dal mondo imprenditoriale, politico, dalle società contattate: si diceva che la Viola non fosse ‘inclusiva’, ho cercato di coinvolgere chiunque, anche fuori città“.

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