Agguato in strada, muore lo storico capo ultrà dell’Inter Vittorio Boiocchi

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Raggiunto da alcuni colpi d’arma da fuoco in strada, Vittorio Boiocchi è stato portato in gravi condizioni al Pronto Soccorso dell’ospedale San Carlo, dove è deceduto poco dopo l’arrivo.

Nonostante la vittoria per 3-0 sulla Sampdoria la curva dell’Inter ha preferito non festeggiare. Il motivo? La scomparsa di uno degli uomini simbolo del tifo nerazzurro. Alle 19:50 odierne Vittorio Boiocchi, storico capo ultras dell’Inter, è stato freddato a colpi d’arma da fuoco a Figino, in via Fratelli Zazottera, nella periferia Ovest di Milano. Le dinamiche dell’accaduto, secondo quanto si apprende dall’Ansa, riconducono a un possibile agguato. Raggiunto dai proiettili tra collo e torace, l’uomo è stato trasportato in condizioni disperate al Pronto Soccorso dell’ospedale San Carlo, nel quale è deceduto poco dopo l’arrivo.

L’allarme è stato lanciato da alcuni passanti che hanno visto il 69enne riverso in una pozza di sangue. Sul posto è intervenuto anche l’elisoccorso, ma l’intervento dei sanitari è stato reso vano dalla gravità delle ferite riportate. Baiocchi abitava nelle vicinanze e non si esclude che chi gli ha sparato lo stesse aspettando. Sull’omicidio indaga la Squadra Mobile di Milano. Secondo quanto si apprenda da “Fanpage.it”, tra le piste battute dagli inquirenti c’è quella che porta agli ambienti della malavita organizzata. Boiocchi aveva trascorso circa 26 dei suoi 69 anni in carcere ed era sorvegliato speciale.

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