Il successo degli acerrimi rivali, gli ospiti, che non vincevano in casa dell’Arema da 20 anni, ha scatenato le ire dei tifosi di casa, che hanno dato vita a una vera e propria invasione di campo, con tanto di aggressione ad alcuni calciatori. Nel tentativo di fuggire, per paura degli incidenti e dei lacrimogeni lanciati dalla Polizia, il resto della folla è rimasto vittima dell’eccessiva calca, rimanendo schiacciato, soffocato e calpestato
Una partita di calcio trasformatasi in una strage. E’ accaduto in Indonesia, alla fine di un match a Malang, nella provincia di Giava est, tra Arema e Persebaya Surabaya, terminato 2-3. Il successo degli acerrimi rivali, gli ospiti, che non vincevano in casa dell’Arema da 20 anni, ha scatenato le ire dei tifosi di casa, che hanno dato vita a una vera e propria invasione di campo, con tanto di aggressione ad alcuni calciatori. Nel tentativo di fuggire, per paura degli incidenti e dei lacrimogeni lanciati dalla Polizia, il resto della folla è rimasto vittima dell’eccessiva calca, rimanendo schiacciato, soffocato e calpestato. E, purtroppo, si contano oltre 170 morti e oltre 100 feriti. “Trentaquattro vittime sono decedute all’interno dello stadio, le altre in ospedale”, ha precisato in un comunicato il capo della polizia locale, Nico Afinta.
Il campionato indonesiano è intanto stato sospeso per una settimana e la Lega ha deciso che per la stagione corrente l’Arema non ospiterà altre partite. Il presidente Joko Widodo ha ordinato al Ministro dello Sport e della Gioventù, al capo della polizia nazionale e al capo della Federcalcio di “condurre una revisione accurata delle procedure di sicurezza”. E’ giallo sugli ingressi allo stadio: secondo il Ministro dell’Interno, Mahfud MD, infatti, erano stati venduti 42.000 biglietti a fronte di 38.000 posti disponibili.