Pallacanestro Viola nel girone Lombardo-Veneto, il presidente Laganà: “strapotere del Nord, costretti a grandi sacrifici”

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Il presidente della Pallacanestro Viola, Carmelo Laganà, commenta l’inserimento dei neroarancio nel girone Lombardo-Veneto: parole dure per una scelta definita “irrazionale”

La scelta del girone Lombardo-Veneto, scellerata, ci ha fatto riflettere. Cosa mi ha spinto ad andare avanti? Forse la lucida follia di chi vuole raggiungere i suoi obiettivi. Momenti di difficoltà ci sono stati, ma sono stati superati grazie al Trust, ai cittadini, alle istituzioni, alla politica che mi auguro faccia la sua parte“. Non le manda a dire Carmelo Laganà, presidente della Pallacanestro Viola, presente quest’oggi alla presentazione del roster neroarancio per la stagione 2022-2023. Laganà ha definito “scellerata” la scelta di inserire la squadra reggina, così come le compagini siciliane, all’interno di un girone geograficamente distante.

Non regge neanche l’opportunità di ‘esportare’ il marchio Viola al di fuori del Sud Italia. “Se pensiamo che al posto di un pugno abbiamo preso uno schiaffo ‘va bene’… non giustifico una scelta scellerata e irrazionale. Noi paghiamo il prezzo più alto, prendere l’aereo per andare a Monfalcone, a Padova o in Brianza non è solo un sacrificio economico ma anche tecnico, i giocatori non hanno quei vantaggi che avrebbero avuto a Salerno o a Sala Consilina. Non giustifico questo con la ‘maggiore visibilità’, la risonanza che si può avere a Ruvo di Puglia può essere uguale o maggiore anche di quella che si può avere in Brianza. Non trovo nessuna spiegazione, se non nello strapotere irrazionale e ingiustificato del Lombardo-Veneto che ci ha relegati in questa situazione. Noi, da buoni meridionali, non ci siamo piegati, avremmo potuto dire: ‘noi non partecipiamo’. Ma non lo abbiamo fatto“.

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