Gli ultimi 10 anni di Reggio e l’importanza delle elezioni di domenica, l’avv. Zoccali: “inizia nuova stagione per salvaguardare le nostre libertà”

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Reggio Calabria, le riflessioni dell’avvocato Franco Zoccali sul dibattito politico alla vigilia delle elezioni di domenica 25 settembre: “si chiude una stagione distruttiva con l’auspicio che ne inizi una nuova, all’insegna dei valori liberali e democratici”

In questo campagna elettorale ci saremmo aspettati che almeno gli esponenti locali dei partiti e movimenti politici relegati quasi a “comparse”, integrassero, potessero integrare, nella ricerca del consenso, la campagna pubblicitaria elettorale con proposte/promesse sul futuro di ciascun territorio. Invece, fedeli seguaci del leader, tendono a personalizzare le dichiarazioni “politiche”(?) ribadendo che solo loro sono bravi e belli!“. Con una profonda riflessione politica focalizzata su Reggio Calabria, l’avvocato Franco Zoccali commenta il dibattito che ha visto protagonisti i vertici del Partito Democratico reggino nei giorni scorsi.

Sono così assuefatti a questa storytelling che talvolta, come accaduto alla segretaria cittadina del PD reggino, s-cadono in dichiarazioni qualunquiste alla ricerca spasmodica di un avversario su cui far ricadere la responsabilità. La sig.ra Valeria Bonforte ha affermato che il default è stato evitato grazie al buon governo del centro sinistra e che il sindaco Falcomatà ha il merito di aver costruito un rinnovato rapporto con Roma che ha consentito il riconoscimento alla città di ingenti contributi statali. Dimentica però la segretaria del PD reggino di informare i reggini che il dissesto ancora oggi, dopo otto anni di sindacatura Falcomatà/Brunetti, non è del tutto scongiurato in quanto si è ancora in attesa del giudizio della Corte dei Conti Calabria sulla delibera di rimodulazione del piano di rientro proposta ed approvata dal consiglio comunale nel settembre 2021!!! Parzialità della comunicazione questa, che caratterizza l’informazione di “regime” propinata ai reggini che hanno vissuto e vivono l’escalation della “confusione amministrativa“ (cfr Corte dei Conti Calabria 2020) che regna nelle stanze del Cedir e di palazzo San Giorgio. Cosa dire poi delle promesse/proclami sul risanamento delle finanze comunali che nonostante i cospicui finanziamenti statali languono in una situazione di precarietà?

Zoccali prosegue incalzando la sinistra sulla storia recente della città: “Nulla dice sullo scioglimento per mafia del consiglio comunale di Reggio Calabria, che è stata la vera causa della crisi sociale, politica ed economica che attanaglia l’intero territorio metropolitano e sul quale oggi è improcrastinabile una rivisitazione storica. Per comprendere le vere ragioni che hanno indotto il governo Monti ad assumere questo atto politico che ha mortificato l’intera cittadinanza Reggina, non si può prescindere da una analisi obiettiva del contesto socio-politico locale e nazionale di quegli anni, anche alla luce della “verità“, giudiziaria anche se parziale, oramai acclarata. Analisi che deve considerare anche il ruolo che hanno svolto coloro che ricoprivano cariche istituzionali. C’è, però, una verità “nascosta” che si scorge nella dichiarazione della segretaria cittadina del PD: la consapevolezza del fallimento della proposta di governo presentata dal centro sinistra a guida PD ai reggini nell’ottobre del 2014 e rinnovata nel Settembre del 2021 per mancanza di una valida alternativa politica. Il 25 settembre sapremo se il “tentativo” della segretaria Bonforte di attrarre il consenso degli elettori reggini avrà fatto breccia!

“A questo proposito – prosegue ancora l’avv. Zoccalinon possiamo dimenticare che la storia ci ricorda come la vita della nostra città è stata e continuerà ad essere condizionata ciclicamente dalle “incomprensioni” e dalle “dispute politiche” tra personaggi che hanno ricoperto incarichi istituzionali (non solo politici), dettate esclusivamente dalla preordinata e precostituita volontà del consolidamento del proprio potere, avversando colui che avrebbe potuto costituire un “intralcio” o un “ridimensionamento” del loro ruolo, a qualunque costo e con tutti i mezzi. Comportamento reiterato nel tempo fino al “cupio dissolvi” dell’avversario!! Ciò ha causato l’allontanamento dalla politica cittadina delle migliori intelligenze che scegliendo il disimpegno dalla vita politica e sociale della città, hanno consentito alla “mediocrità” di imporsi quale elemento distintivo dell’attuale classe dirigente! Il 25 settembre costituirà comunque la fine di una stagione politica caratterizzata dal costante depauperamento del ruolo dei partiti e movimenti politici e dalla conseguente instabilità dei governi che si sino succeduti negli ultimi dieci anni, e l’inizio di una nuova stagione politica che, è questo l’auspicio, dovrà vedere impegnati i partiti e i movimenti politici nella riaffermazione dei principi di una società liberale per un rinnovamento profondo della nostra democrazia. Per garantire la sopravvivenza del nostro sistema di governo e per la salvaguardia delle nostre libertà“.

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