Inzaghi e il fuorigioco, storia infinita: gol della Reggina da annullare, ma il regolamento è discutibile

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La “vita in fuorigioco” di Inzaghi continua: qualche volta è stato graziato, quando da calciatore piazzava la bandierina sulla linea dell’offside, ma ieri si è ritorto tutto contro

Mettiamola così: il Dio del calcio si è divertito. La “vita in fuorigioco” di Inzaghi continua: qualche volta è stato graziato, quando da calciatore piazzava la bandierina sulla linea dell’offside, ma ieri si è ritorto tutto contro. In tanti hanno sempre pensato che, se il Var fosse stato istituito vent’anni fa, i gol di Super Pippo sarebbero stati la metà. Poco importa, ormai il passato non conta e l’ex attaccante di Juve e Milan resterà comunque nella storia.

Anche da allenatore? La Reggina lo spera e i presupposti ci sono, dopo quanto visto ieri. A Marassi contro la Sampdoria, ieri in Coppa Italia, sicuramente non meritava la sconfitta. Almeno, quantomeno, il pari ci stava tutto, ed era anche arrivato con Crisetig. Cicerelli in mezzo, il capitano indirizza il diagonale di testa e Audero non ci arriva: 1-1. Chi sta al Var, però, riesce a vedere l’impossibile, e la lunghissima pausa lo testimonia: nel corner dello stesso Cicerelli, respinge di testa un calciatore blucerchiato, ma nessuno nota (a parte il Var) che il pallone colpisce involontariamente Cionek; il passaggio di testa è il suo e, servendo lui chi sta in fuorigioco, cioè Cicerelli, allora è offside. Fuorigioco giusto, nulla da eccepire. E’ il regolamento a decretarlo, ma si può dire che è alquanto discutibile?

Non sarà né il primo né l’ultimo caso di una serie di episodi che quasi ogni settimana vede coinvolte le squadre di A (da qualche anno) e B (dall’anno scorso). Il Var ha ridotto nettamente gli errori, regala agli arbitri una seconda possibilità (come nel caso del rigore poi concesso agli amaranto), ma spesso riesce nell’impresa di rendere molto più complesso un gioco che in fondo è semplice. Cicerelli è effettivamente in fuorigioco e il tocco di Cionek verso di lui è reale. Ma non c’è intenzionalità, bensì solo involontarietà, a tal punto che dovrebbe considerarsi come tocco reale, quello del calciatore sampdoriano. Non è così per il regolamento. Pazienza. Non resta che prenderne atto. Alla Reggina, ai suoi tifosi e a Pippo Inzaghi…

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