Le parole del nuovo esterno offensivo della Reggina, che si presenta a stampa e tifosi dopo il suo ritorno in riva allo Stretto a distanza di tanti anni
Luigi Canotto si presenta, anzi ripresenta. Giovanili Reggina, poi in giro per l’Italia, con il corteggiamento dello scorso anno e il ritorno questa estate in riva allo Stretto. “Per me tornare qua è stata un’emozione troppo bella. Appena ho saputo della possibilità non ho esitato nemmeno due secondi. Ci sono stato tre anni da piccolino. Sono tornato qua perché c’è un progetto importante e ambizioso, c’è mister Inzaghi che per noi è tantissimo”, ha detto l’esterno offensivo nella presentazione odierna al Sant’Agata. “Io facevo il raccatta palle quando la Reggina era in Serie A e ricordo lo stadio e la curva piena“, ricorda con emozione rispondendo a una domanda sui tifosi amaranto.
E sul modo di giocare, “lo decide il mister. Menez o un attaccante di peso è diverso, perché Jeremy ti manda in profondità, però io mi trovo bene con entrambe le soluzioni. A noi esterni il mister chiede di attaccare la profondità, di cercare sempre l’1 contro 1 e di fare male quando siamo lì davanti, di essere cattivi sotto porta. Il mio obiettivo infatti è migliorarmi dal punto di vista realizzativo rispetto allo scorso anno, cercherò di dimostrare il mio valore”. Sugli obiettivi: “sappiamo ciò che dobbiamo dare, ogni gara l’obiettivo è la vittoria, poi man mano che si va avanti si vedrà. Quando si scende in campo ci vuole fame, siamo un grande gruppo e sono sicuro che si vedrà. Pensiamo a domenica, ogni partita per noi è quella della vita. Iniziamo a far bene e poi si vedrà l’obiettivo”.