Il Circolo Villese di Fratelli d’Italia denuncia: “emergenza idrica a Villa San Giovanni”

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“Oggi, ormai a diversi giorni dall’emissione di quell’ordinanza, nessun aggiornamento, se non una nuova ordinanza, che appare più conforme ai dettati normativi, in quanto coinvolge l’unico ente certificatore della qualità dell’acqua per conto della Regione Calabria, ovvero l’Arpacal, ma con la conferma di una “previsione di disagio” per tutto il territorio comunale sino al 28 agosto p.v.”, si legge nella nota

“Il Circolo Villese di Fratelli d’Italia intende intervenire in merito all’inqualificabile vicenda della non potabilità dell’acqua che da quasi una settimana coinvolge l’intero territorio cittadino facendo emergere evidenti difficoltà di gestione dell’emergenza da parte dell’Amministrazione Comunale in carica. Tralasciando le evidenti deficienze amministrative per atti incompleti, redatti male e sicuramente non conformi alla normativa vigente emerse alla prima ordinanza sindacale, emessa dalla Vice Sindaco nella sua qualità e non come Sindaco Facente funzioni, vista l’assenza in Città del Sindaco Caminiti, a scopo precauzionale (?)”. Comincia così la lunga nota del circolo Fratelli d’Italia Area dello Stretto di Villa San Giovanni, a nome del portavoce Architetto Filippo de Blasio di Palizzi.

“Ma allora sorge spontaneo chiedersi: probabilmente il Sindaco (per motivi che non ci riguardano) era fuori del territorio comunale? Che lo aveva fatto senza delegare le dovuti funzioni al Vice Sindaco? Che Questa si è vista costretta a firma ordinanza senza pareri Arpacal? Che ciò accadeva perché l’Arpacal (forse) non era presente al “tavolo” della crisi idrica che avrebbe dovuto essere convocato per l’emergenza che incombeva sulla Città? Questi dubbi insieme ai “refusi” contenuti nell’ordinanza stessa hanno determinato confusione ed evidenziato quell’incapacità amministrativa che intendiamo assolutamente rimarcare”.

“Oggi – prosegue la nota – ormai a diversi giorni dall’emissione di quell’ordinanza, nessun aggiornamento, se non una nuova ordinanza, che appare più conforme ai dettati normativi, in quanto coinvolge l’unico ente certificatore della qualità dell’acqua per conto della Regione Calabria, ovvero l’Arpacal, ma con la conferma di una “previsione di disagio” per tutto il territorio comunale sino al 28 agosto p.v. Tutto ciò nella totale mancanza di corrette e concrete informazioni, di aggiornamenti alla popolazione circa la situazione dell’intero sistema distributivo dell’acqua gestito dal comune, di quali operazioni si stiano attuando per fronteggiare la crisi idrica. Anche alla luce del fatto che il territorio comunale si trova nel periodo di maggiori presenze di persone in Città, di maggiore “lavoro” per le attività produttive e di maggiore richiesta di erogazione dei servizi a rete, visto il periodo estivo. Ma soprattutto nessuna azione amministrativa avviata a supporto di determinate categorie sociali che sono state lasciate in totale abbandono”.

“Ci riferiamo alle classi sociali meno abbienti e svantaggiate, alle strutture socio sanitarie, agli anziani che vivono in casa da soli ed a tanti altri cittadini che sono costretti ad usare la rete idrica comunale per l’approvvigionamento ed il consumo di acqua potabile per assoluta necessità. L’Amministrazione Comunale a guida Caminiti, con la totale assenza degli assessori alla Protezione Civile ed alla Sanità, sembra non curarsi assolutamente di queste fasce deboli della popolazione, forse dando per scontato che tutti i cittadini villesi possano provvedere al proprio fabbisogno di acqua potabile tramite acquisto ai supermercati. Ci saremmo aspettati con la presenza di una vera “unità di crisi” che si coinvolgesse la Protezione Civile, le associazioni ed il mondo del volontariato per la raccolta, per garantire la distribuzione di acqua a quelle categorie di cittadini che non possono permettersi un approvvigionamento in proprio ed oneroso di acqua presso la rete commerciale perché ciò comporterebbe un insostenibile aggravio del proprio bilancio domestico”.

“Niente di tutto ciò è stato programmato, “lasciando vivere” quella che è una vera emergenza come se la soluzione fosse attendere “alla giornata” l’evolversi degli eventi e “sperare” che in una certificazione di qualità dell’acqua da parte degli organi competenti. Ed invece non è possibile che le cose vadano così. Sino ad ieri, addirittura si segnalavano nuove fuoruscite di acqua torbida in Città. Quindi, evidenti oggettive difficoltà anche per quegli usi diversi, che risulterebbero autorizzati dalla seconda ordinanza sindacale, ma soprattutto ciò mette in crisi la credibilità sulla bontà del controllo della rete distributiva comunale. Ugualmente, nessuna comunicazione è stata data anche in merito alle eventuali responsabilità di tale disagio. Rispetto ad un primo avviso che attribuiva il disservizio alla rete Sorical, successivamente tale soggetto risultava assente dalle altre comunicazioni istituzionali. Oltre a non dar cenno rispetto alla volontà dell’Amministrazione Comunale di chiedere danni e/o di voler sgravare il peso, di questa grave emergenza, alla cittadinanza utente, attraverso il riconoscimento della riduzione del canone idrico di futura fatturazione per l’anno 2022”.

“Allo stesso modo è assolutamente inconcepibile non aver attivato quei necessari e seri interventi, per il tramite della Protezione Civile, per la predisposizione di punti diversi di fornitura di acqua potabile tramite autobotti che dovrebbero essere presenti per la distribuzione programmata su tutto il territorio comunale e, soprattutto, a favore dei soggetti richiedenti tale tipo di servizio, così come sempre normalmente avviene ed è avvenuto in tutte le situazioni di emergenza idrica che hanno riguardato il territorio regionale. Praticamente una emergenza (non solo idrica!) che sta andando davanti da sola, che si sta subendo e non si sta gestendo, con l’Amministrazione Caminiti che sembra assolutamente incapace di muoversi nella gestione di una tale situazione, come delle segnalazioni di grande disagio della cittadinanza”.

A luce della acclarata totale incapacità di gestione dell’emergenza, per questi Amministratori, quale dovrebbe essere l’augurio del semplice cittadino villese? Che l’Arpacal possa certificare al più presto la bontà dell’acqua. Ma qui sorge l’ennesimo dubbio Arpacal certificherà la qualità dell’acqua al punto di erogazione Sorical o piuttosto della rete idrica comunale? Quale dovrebbe essere la sicurezza data al singolo utente dopo l’allarme sollevato? Speriamo che a seguito di questo “memento” almeno si intervenga cristianamente a favore delle categorie deboli, “dando da bere agli assetati …”, si chiude la nota.

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