Elezioni Messina, la contro analisi dell’ex assessore Ialacqua: “altro che vittoria schiacciante di De Luca e Basile, decisivo voto disgiunto e supporto Lega”

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“La lettura dei dati dell’ex Sindaco di Messina è solo propaganda elettorale per le Regionali”, afferma l’ex assessore Daniele Ialacqua

“Se De Luca è di sinistra, Salvini è meridionalista. Ecco perché la lettura dei dati dell’ex Sindaco è solo propaganda elettorale per le Regionali”. E’ quanto afferma sui social l’ex assessore all’Ambiente e ai Beni Comuni presso il Comune di Messina, Daniele Ialacqua, che poi entra subito nel merito di quella che l’ex sindaco definisce “analisi” elettorale e “propone un’altra chiave di lettura dei dati elettorali completamente diversa da quella deluchiana per provare a spiegare quello che lui nega sdegnosamente ovvero che lega e centrodestra hanno favorito la vittoria di De Luca/Basile al primo turno, altro che la sinistra”.

Ialacqua dà una contro-analisi del voto: “sulla base dei dati che è stato possibile avere fino a quando bontà loro li hanno pubblicati sul sito del comune (perdonerete se i dati non sono dunque precisissimi ), calcolando semplicemente la media dei voti presi dai candidati a Presidente e dalle liste di quartiere del duo De Luca/Basile e del Centrodestra (vedi tabella) si ricava che vi è una differenza di voti di circa il 15/20% a favore del centrodestra. Non a caso infatti il centrodestra trionfa in 4 quartieri su sei mentre De Luca/Basile vincono solo nel primo quartiere ed il centrosinistra nel quarto. E con questo, direte voi? Guarda caso se calcoliamo adesso la media dei voti presi dal candidato a sindaco De Luca/Basile e le loro liste e dal candidato a sindaco Croce e le sue liste, si ricava che vi è una differenza di voti di circa 15/20% questa volta a favore del duo De Luca/Basile per l’elezione del sindaco e di circa il 6/7% per le liste”.

Questo, secondo Ialacqua, significa che “gli stessi elettori che hanno votato in larga maggioranza per il centrodestra nei quartieri hanno guarda caso votato sempre in larga maggioranza nelle stesse sezioni e nello stesso momento per il duo De Luca/Basile al Comune. Vi sembra casuale? Ho difficoltà a crederlo. Come si potrebbe spiegare tutto questo? Che il voto disgiunto c’è stato, eccome se c’è stato, nonostante De Luca lo neghi. E’ come se vi fosse stato un “Patto di desistenza” non scritto con il centrodestra con una consistente e quindi non casuale trasmigrazione dei voti del centrodestra dai quartieri al comune a favore del duo De Luca/Basile, dovuta magari a qualche grosso portatore di voti piuttosto che di forze/partiti organizzati, per consentire al duo una facile vittoria al primo turno. Il voto di centrosinistra invece permane relativamente stabile dal quartiere al comune. E la Lega che peso ha avuto? Nonostante De Luca in conferenza stampa tenti di ridimensionarne il ruolo dicendo che si era impegnato con Salvini (ma non aveva fondato con Gianrusso un movimento meridionalista?) a fare superare il 5% alla lista della Lega cedendo 7 candidati tra cui uno di area Fenapi eletto consigliere (ma se aveva tutti questi voti in più perché doveva fare l’accordo con la Lega?), è proprio grazie al 5,41% della lista “Prima l’Italia” e quindi allo spregiudicato accordo con Salvini/Germanà che il duo De luca/Basile riesce ad evitare il ballottaggio ed a mettere una ipoteca sul premio di maggioranza”.

Queste considerazioni sono avanzate dall’ex assessore per dire che “contrariamente a quanto pensano e scrivono alcuni commentatori e suoi devoti “estimatori” l’analisi del voto elettorale di De Luca, che lui ha definito con la sua solita modestia una “lectio magistralis”, non è altro che una superficiale lettura dei dati elettorali ad uso e consumo della campagna elettorale delle regionali, il suo vero obiettivo da anni. Del resto che Messina fosse per lui solo un trampolino di lancio, un laboratorio dove lanciare le “cavie” come Basile (è sua la definizione di Basile come cavia tecnica), un modello da sperimentare per le elezioni regionali, lo sapevamo da tempo e lo ha detto chiaramente in conferenza stampa. Fare vedere delle semplici tabelle con i dati elettorali e dire che ha vinto autodefinendosi leggenda, mentre gli altri hanno perso e sono scarsi, non è una analisi del voto ma appunto propaganda elettorale. Dire poi che per la vittoria al primo turno non deve ringraziare la lista della Lega ma le “liste di testimonianza” (si, le liste civetta le ha definite di “testimonianza”) e che ha vinto non con i voti del centrodestra ma del centrosinistra o addirittura della sinistra (si autodefinisce comunista al cubo ) è palese propaganda elettorale volta probabilmente a rassicurare il centrodestra in chiave regionale, non a caso è volato subito a Roma”.

Ammettere che la Lega di Salvini “sia stata determinante per vincere renderebbe poco credibile il suo “progetto” meridionalista che punta addirittura ad unire le forze autonomiste e meridionaliste e persino Pino Aprile che con la Lega non hanno nulla a che spartire. Messina è notoriamente città di centrodestra e De Luca ed i suoi fanno parte a pieno titolo di quel campo politico e la battaglia elettorale del resto è stata tutta nel campo del centrodestra con la vecchia politica che conosciamo. Anche le elezioni regionali sono tutte giocate nel campo del centrodestra dove De Luca si muove bene da sempre avendo infatti sostenuto negli anni presidenti come Cuffaro, Lombardo, Musumeci”.

Ialacqua, infine, azzarda un possibile pronostico sulle prossime elezioni Regionali: “l’unica speranza che abbiamo è che questa volta vi siano dei terzi/e incomodi/e che possano concorrere con il “centrodestra a due teste” per la Presidenza della Regione e che soprattutto quanto accaduto a Messina non succeda anche in Sicilia. P.S. Ma se la lega ed il centrodestra sono stati determinanti per fare vincere De Luca/Basile al primo turno, come si spiega la schiacciante vittoria finale del duo? L’analisi del voto continua”.

voti in percentuale de luca basile e croce centrodestra

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