Progetti Reggio Calabria esclusi dal Cis, Laganà (Fdi): “amministrazione locale dà sempre colpa ad altri”

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Il presidente del Circolo di Fratelli d’Italia “Antonio e Ciccio Franco”, Saverio Laganà, commenta il mancato finanziamento di progetti di opere pubbliche per 138 milioni da destinare al territorio reggino

“Leggere dell’ennesima debacle subita da questi, chiamiamoli, Amministratori che gestiscono nel peggiore dei modi sia il Comune di Reggio che la Città Metropolitana, non genera ormai nessuna emozione, tanta è l’abitudine fatta a prendere solenni schiaffoni da chicchessia e su qualsiasi argomento”. Inizia così il duro attacco di Saverio Laganà, presidente del Circolo di Fratelli d’Italia “Antonio e Ciccio Franco”, nei confronti della Città Metropolitana di Reggio Calabria, i cui progetti presentati nell’ottica del Cis (Contratto Istituzionale di Sviluppo della Calabria) sono stati esclusi dall’elenco delle opere ad “alta priorità”.

“Purtroppo avere ricevuto il “niet” nei confronti di 16 progetti su 16 presentati per un totale di 138 milioni di euro – prosegue Laganà – , non è cosa da poco e non è cosa che succede spesso. Certamente approfondendo, la questione diventa inaccettabile quando si legge che tra i progetti non accolti figura il famoso Waterfront di Zaha Hadid per il quale, questa Amministrazione, avrebbe dovuto solo far partire i lavori e prendersi i meriti al momento del taglio del nastro. Invece, colpevolmente, prima ha definanziato il progetto bollandolo di non essere necessario (un giorno ci diranno quali progetti intendono realizzare, posto che ancora non se n’è visto neppure uno dopo 9 anni di gestione del centrosinistra) poi ha deciso di riproporlo solo in parte (la scalinata del lido comunale) e, infine, tentando di inserire il Museo del Mare nel bando del CIS, ottenendo questo risultato scandalosamente clamoroso”.

Durante la conferenza stampa del sindaco metropolitano f.f. Carmelo Versace è stato manifestato un atteggiamento di meraviglia e, al tempo stesso, di delusione per l’assenza dei progetti presentati dalla Città Metropolitana. Anzi, si è parlato di caso politico e di “campagna elettorale già iniziata”, con tanto di possibili ricorso per ribaltare la decisione. Per Laganà si tratta di un “film già visto”: “ogni qualvolta c’è da giustificare un fallimento, questi signori tirano in ballo la solita storiella che “la colpa è degli altri”. Vorrei sommessamente evidenziare, senza andare molto indietro nel tempo e ricordare i fasti del centrodestra reggino degli anni 2000 (che tutti oggi rimpiangono) grazie anche all’appoggio del governo nazionale dell’epoca, che il PD, Italia Viva, ecc. sono al Governo (abusivamente) della Nazione e se neanche i loro rappresentanti nazionali li tutelano un motivo ci sarà. Oggi c’è da constatare che questa Sinistra, coincidente con questa Amministrazione da quasi nove anni, ha inanellato una serie di sconfitte che difficilmente permetteranno alla nostra Città di rimanere in una serie di professionisti, per usare un linguaggio calcistico”.

“Il crollo è purtroppo verticale in ogni settore, è questo ormai un dato di fatto incontrovertibile – prosegue ancora Laganà – . Lo stupore invece nasce nel momento in cui si osserva l’atteggiamento della maggior parte dei cittadini,  senza alcuna reazione, senza un moto di indignazione, praticamente annichiliti davanti a qualsiasi avvenimento e la sempre più incomprensibile e colpevole indifferenza degli Organi sovraposti davanti ad una città amministrata da soggetti inquisiti, condannati, sospesi, incapaci di governare la cosa pubblica, che hanno prodotto una serie infinita di disastri amministrativi e di disservizi, tra cui quello ormai cronico del mancato regolare raccoglimento dei rifiuti con non poche ripercussioni sullo stato igienico sanitario delle strade, ormai rifugio per topi, blatte ed insetti di ogni tipo”. Il Circolo “Antonio e Ciccio Franco” di FdI, conclude la nota, “da sempre denuncia l’impossibilità di vivere in questa Reggio ed attende un intervento fermo e deciso delle Autorità preposte affinché si possa ancora sperare di poter vivere con i propri figli in una città normale mettendo fine a questa costante emigrazione di giovani che qui, non riescono più ad immaginare il loro futuro”.

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