Festival dei libri sulle mafie, Saviano: “questi eventi in Calabria fanno la differenza”

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L’evento si sta svolgendo in questi giorni a Lamezia Terme: per l’occasione lo scritto ha presentato il libro “Solo è il coraggio. Giovanni Falcone – Il romanzo”

“Spero sempre di più che questo festival attiri attenzione nazionale e internazionale e sempre più persone; già il fatto che un festival porti persone a Lamezia Terme è già di per sé un fatto; poi che un festival decida di occuparsi solo di un tema, non è qualcosa di scontato perché in genere si tende a portare tutto dentro un festival: arriva l’attore o arriva un musicista, invece qui anche se arriva l’attore o un musicista deve declinare sul tema mafie, questa è una roba non scontata, molto bella, importante e che avvenga in Calabria è la differenza”. Lo ha dichiarato Roberto Saviano ospite di Trame.11 festival dei libri sulle mafie che di sta svolgendo in questi giorni a Lamezia Terme. Il giornalista ha inoltre presentato, nell’unica tappa calabrese, il suo ultimo romanzo “Solo è il coraggio. Giovanni Falcone – Il romanzo”.

“Non è difficile fare un bilancio, la situazione è drammatica, nel senso che il sistema giudiziario è lento, spesso inefficacie, macchinoso. Dall’altro lato c’è una infiltrazione criminale immensa, eppure è il paese con le migliori legge antimafia nel mondo. Vivere dentro questa contraddizione non è facile; il nostro apparato giudiziario, il diritto più allargatamene, è il migliore al mondo. Eppure nonostante questo continuiamo ad essere un paese con una fortissima presenza criminale, ha una infiltrazione dell’economia legale immensa e il Covid è stato il grande viatico degli ultimi anni, e soprattutto è scomparso il tema mafia dal dibattito politico, non c’è praticamente più; non c’è più per molte ragioni, non ultima il fatto che militarmente ammazzano di meno, ma continuano ad ammazzare, ma il peso dei morti vale niente e dall’altro lato probabilmente il fronte antimafia si è completamente sgretolato. Bande che spesso si attaccano l’una con l’altra e il tema purtroppo così si è marginalizzato”, ha concluso Saviano.

Trame.11, Ilda Boccassini e N.A.I.P. chiudono l’undicesima edizione di Trame Festival

Inaugura l’ultima giornata di trame.11 un appuntamento in collaborazione con il Museo archeologico lametino e la Direzione Regionale Musei Calabria, con la moderazione di Simona Bruni, (Direttore Musei Archeologici Lametino e Mètauros) intervengono Mariangela Preta, (Direttore Polo Museale Soriano), Ermanno Arslan, (Archeologo – in remoto), Stefania Mancuso, (Unical). A seguire “Nuclei e contesti svelati” una narrazione guidata a cura della Dott.ssa Stefania Mancuso. Per gli appassionati di fumetti e non solo, Luca Scornaienchi presenta “Peppino Impastato”, Round Robin con Maria Carmela Fiumanò.

Si parla di giornalismo d’inchiesta e Camorra con Francesco D’Ayala e Marilena Natale per l’appuntamento “la mia vita da cronista contro la camorra”, e di denunce e del progetto Mani Libere in Calabria, che assiste gli imprenditori vittime di racket e usura. Giuseppe Governale, con la moderazione di Alessia Candito, presenta “Sapevamo già tutto. Perché la mafia resiste e dovevamo combatterla prima”, Solferino. Alle 21 sul palco di Trame “La stanza numero 30”, il libro autobiografico di Ilda Boccassini. A dialogare con la donna magistrato, titolare delle inchieste più discusse degli ultimi anni, è il giornalista Lionello Mancini. Conclude l’ultima giornata del festival l’artista lametino N.A.I.P. con un talk con Vanessa Ricciardi: attenti al loop!

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