Elezioni Comunali: urne aperte. Fiato sospeso per Palermo, Messina e Catanzaro

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Elezioni Comunali 2022: nove milioni gli italiani chiamati alle urne per scegliere il sindaco nei circa 1.000 Comuni che andranno al voto domenica. Urne aperte sino alle 23

Urne aperte sino alle 23 per 9 milioni gli italiani chiamati alle urne per scegliere il sindaco nei circa 1.000 Comuni che andranno al voto nella giornata di oggi. Tra questi sono quattro capoluoghi di Regione, Genova, Palermo, l’Aquila e Catanzaro. Mentre sono in tutto sono 26 i capoluoghi di provincia al voto. Gli altri 22 sono: Alessandria, Asti, Barletta, Belluno, Como, Cuneo, Frosinone, Gorizia, La Spezia, Lodi, Lucca, Messina, Monza, Oristano, Padova, Parma, Piacenza, Pistoia, Rieti, Taranto, Verona e Viterbo.

Le sfide più importanti sono quelle di Genova e Palermo. Nel capoluogo ligure il sindaco uscente, il civico Marco Bucci, è sostenuto da una coalizione di Centro/Destra. Appoggiato anche dai centristi di centrosinistra, come Azione e Italia viva, Bucci è il favorito tra i sette candidati in corsa. A sfidarlo troverà Ariel Dello Strologo, presentato da Pd, Movimento 5 stelle, Articolo Uno, Sinistra italiana, Europa verde e Lista Sansa. Con ‘Insieme per Genova’ si presenta Carlo Carpi, mentre Mattia Crucioli, senatore ex M5s e capogruppo di Alternativa al Senato, si presenta sotto il simbolo di ‘Uniti per la Costituzione’ con l’appoggio di Italexit e del Partito comunista. Gli altri candidati sono Martino Manzano (Movimento 3V), Antonella Marras (Rifondazione comunista, Sinistra anticapitalista e Pci) e Cinzia Ronzitti del Partito comunista dei lavoratori.

Palermo, per la successione a Leoluca Orlando, che termina il secondo mandato, la sfida è a sei. Partito democratico, M55, Sinistra civica ecologista e la lista civica Progetto Palermo, sostengono Franco Miceli. Mentre, sul fronte opposto, dopo settimane di liti e candidati di bandiera, il centrodestra unito schiera Roberto Lagalla, vicino all’Udc. Azione e +Europa presentano Fabrizio Ferrandelli. In corsa anche Rita Barbera (con una lista che porta il suo nome e con Potere al Popolo), Ciro Lomonte e Francesca Donato (Rinascita Palermo).

Messina, invece, il centrodestra corre diviso. La Lega sostiene la candidatura di Federico Basile, ex direttore generale del Comune proposto dal sindaco uscente Cateno De Luca, mentre gli altri partiti della coalizione hanno scelto di puntare su Maurizio Croce. Il centrosinistra schiera infine su Franco De Domenico.

Centrodestra diviso anche a Catanzaro. Forza Italia, Lega e Udc sostengono Valerio Donato, mentre Fratelli d’Italia candida Wanda Ferro. Il Partito democratico e il Movimento 5 stelle propone invece Nicola Fiorita. Cinque liste civiche condividono inoltre la candidatura di Antonello Talerico. In corsa anche Francesco Di Lieto che si presenta con il simbolo di ‘Insieme osiamo’. All’Aquila, per il secondo mandato corre Pierluigi Biondi. Il sindaco uscente è sostenuto dal centrodestra compatto. La sfidante di centrosinistra è Stefania Pezzopane, sostenuta da Pd-M5s-Iv, quello di L’Aquila viva-Azione è Americo Di Benedetto, mentre Simona Volpe si presenta da indipendente.

Altri due casi in cui la coalizione di centrodestra si è divisa sono quelli di Verona e Parma. Nella città scaligera il sindaco uscente di FdI, Federico Sboarina, rischia di non vincere al primo turno, ostacolato dalla corsa dell’ex leghista Flavio Tosi, sostenuto da FI e da Iv, ma non dalla Lega che appoggia Sboarina. Mentre il centrosinistra tenteràdi espugnare la roccaforte di destra con Damiano Tommasi, ex centrocampista della Roma (sostenuto da Pd, M5s e Azione). Parma viene da due mandati dell’ex sindaco M5s Federico Pizzarotti, che dopo aver lasciato M5s, con la sua formazione Italia in Comune, si è avvicinato al Pd. Pizzarotti sostiene, insieme al Pd e alla sinistra, ma senza i pentastellati (che non presenteranno la propria lista), l’assessore alla Cultura Michele Guerra. Mentre il centrodestra è spaccato: Lega e Forza Italia sostengono l’ex sindaco Pietro Vignali. Fratelli d’Italia ha deciso di puntare su Priamo Bocchi. Infine, a Gorizia, corre per un secondo mandato l’attuale sindaco Rodolfo Ziberna, sostenuto da tutto il centrodestra. Diviso il centrosinistra, con il Partito democratico e il Movimento 5 stelle che appoggeranno la corsa di Laura Fasiolo, mentre Azione insieme a Gorizia 3.0 sarà con Antonio Devetag.

Elezioni comunali, come si vota

A Messina l’elettore avrà ben 8 schede a disposizione. Una per le comunali, una per le sei Municipalità, una per il referendum su Montemare e cinque per i referendum nazionali. Ciascun elettore può altresì votare per un candidato alla carica di sindaco anche non collegato alla lista prescelta, tracciando un segno sul relativo rettangolo”: è il cosiddetto voto disgiunto. per il Consiglio comunale si possono esprimere sino a due preferenze purché assegnate a candidati di sesso diverso. Ma attenzione: uomo e donna devono essere della stessa lista perché il voto sia valido. Si può anche optare per il voto a un singolo uomo o a una singola donna. Se si votano due uomini o due donne, il secondo voto sarà annullato.

Messina: sono 192 mila gli elettori per le elezioni comunali ed il Referendum Montemare

Oggi, domenica 12, si voterà dalle ore 7 alle 23, per le Consultazioni Elettorali e Referendarie 2022. Per le Elezioni Amministrative di Messina e il Referendum Montemare gli elettori sono 192.072, di cui 90.982 uomini e 101.090 donne; per i cinque Referendum nazionali invece gli elettori sono 179.508, di cui 84.429 uomini e 95.079 donne. Come da consuetudine, nel corso della votazione, si procederà alla rilevazione dell’affluenza degli elettori alle urne. In particolare domani la rilevazione sarà effettuata alle ore 12, alle 19 e alle 23, in coincidenza con la chiusura dei seggi, cui seguirà lo scrutinio dei cinque Referendum nazionali. Dopo la sospensione, le operazioni di scrutinio riprenderanno alle ore 14 di lunedì 13 relativamente, nell’ordine, all’elezione del Sindaco e del Consiglio Comunale, dei Presidenti di Circoscrizione e dei Consigli Circoscrizionali, per poi completare con lo scrutinio del Referendum Montemare.

Consultazioni Amministrative e Referendarie 2022: 82 i presidenti di seggio sostituiti, 36 gli scrutatori.

In occasione delle Consultazioni Amministrative e Referendarie 2022 sono stati 82 i presidenti di seggio sostituiti dall’Ufficio Elettorale di Palazzo Zanca. In occasione dell’appuntamento elettorale per le Elezioni Amministrative 2018 furono surrogati 54 presidenti di seggio, di cui quattro dall’ufficio elettorale di Palazzo Zanca e cinquanta dalla Corte d’Appello di Messina. Nelle precedenti Amministrative del 2013 furono complessivamente 60 le rinunce dei presidenti di seggio, di cui nove sostituiti dall’ufficio elettorale di Palazzo Zanca e cinquantuno dalla Corte d’Appello di Messina. Per quanto riguarda gli scrutatori, nelle Elezioni Amministrative e Referendarie 2022, su 1291 sorteggiati hanno rinunciato 36, che sono stati surrogati dall’Ufficio Elettorale. I presidenti di seggio hanno invece effettuato direttamente le sostituzioni di coloro che non si sono presentati. Nelle Elezioni Amministrative 2018 gli scrutatori rinunciatari su 1286 estratti furono 28; 5 invece nelle Elezioni Amministrative del 2013.

Elezioni comunali Catanzaro: oltre 73 mila gli aventi diritto al voto

A Catanzaro sono 73.294 gli elettori catanzaresi chiamati alle urne domenica 12 giugno per le elezioni amministrative comunali. Le donne aventi diritto sono 38.503, gli uomini 34.791. Per la prima volta alle urne andranno in 358 (di cui 175 donne e 183 uomini). Gli iscritti alle liste aggiunte per i cittadini UE sono, invece, 350. Per quanto riguarda il referendum, il numero degli elettori si riduce in quanto gli iscritti all’Aire hanno la possibilità di votare all’estero: a Catanzaro saranno 70.406 in totale, di cui 33.325 donne e 37.081 uomini. I seggi allestiti, privi di barriere architettoniche, sono 92; i seggi speciali 6, quelli cosiddetti volanti 9 (situati cioè in strutture sanitarie con meno di 100 posti letto); 380 gli scrutatori impegnati nei seggi, insieme a 92 presidenti e 92 segretari. Sono 120, invece, gli scrutatori supplenti. A muovere la macchina comunale circa 100 dipendenti, tra Polizia locale e personale degli uffici tecnico, anagrafe ed elettorale.
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