Merenda ha, dunque, parlato di “un incontro proficuo, pacato ed estremamente utile, durante il quale, con piena coscienza e partecipazione da parte di ogni singolo commissario, sono stati raccolti gli spunti offerti dal Alampi e, al tempo stesso, si è registrata l’importante condivisione del presidente Cappellano”.
“Come ribadito in sede di commissione – ha continuato il consigliere comunale – Reggio, negli anni, ha pagato un prezzo altissimo in termini di vittime e di malati da esposizione all’amianto. Al sacrificio di chi ha subito in prima persona gli effetti nefasti del proprio lavoro, è costantemente rivolto il nostro pensiero. Anche per questo, non poteva certo cadere nel vuoto il grido di dolore dell’Osservatorio e di tante famiglie che hanno patito la perdita dei propri cari”.
“L’intitolazione di un via – ha concluso Merenda – è sicuramente un atto simbolico, ma serve a ricordare quanti hanno sofferto e soffrono per aver contribuito a migliorare il tessuto urbano e produttivo cittadino. Sarà un monito, invece, per le nuove generazioni affinché facciano tesoro delle fatiche e dei dolori dei loro padri. Il lavoro è vita e non deve più essere strumento di morte. Questo è uno degli impegni che deve spingere noi amministratori a non abbassare mai la guardia rispetto a questioni tristi e ancora tremendamente attuali”.