Vicenza-Cosenza, partita infinita. Alla giornalista veneta risponde il padre del bambino: “ignorante e piena di pregiudizi”

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“La storia insegna, se lei avesse avuto modo di studiarla, che la Padania deve tanto ai meridionali e a molti di loro deve il suo sviluppo dal punto di vista lavorativo”, replica il cosentino

Vicenza-Cosenza si è conclusa sul campo con la gioia della squadra calabrese, ma la partita continua ancora a giocarsi fuori dal rettangolo di gioco. A fare discutere infatti, oltre alla vicenda degli insulti razzisti del tifoso 21enne, è stata una frase della conduttrice veneta Sara Pinna in risposta ad un bambino cosentino. “Lupi si nasce”, ha affermato il piccolo dopo la vittoria della propria squadra del cuore, mentre l’inviato della tv per cui lavora anche la giornalista con il microfono un parere dopo il triplice fischio. “E gatti si diventa. Non ti preoccupare che venite anche voi in Pianura a cercare qualche lavoro”, ha replicato in studio Pinna.

Una dichiarazione che ha fatto storcere il naso ed è finita nel ciclone delle polemiche sui social. A controreplicare è stato poi il padre del bambino, con una lettera inviata direttamente alla conduttrice e adesso diventata virale. “Alla gentilissima Sara Pinna, sono il papà di Domenico, il bambino che nel post partita Cosenza-Vicenza esultando per la vittoria della sua squadra ha detto “lupi si nasce” sotto consiglio del papà e con non poco orgoglio – si legge nella missiva – . Con la sua risposta, cito Sue parole “eh ma gatti si diventa sai? Intanto prima o poi venite in pianura a cercare lavoro”. Lei ha dimostrato di essere anzitutto poco sportiva oltre che ignorante e con non pochi pregiudizi. Prima di parlare è necessario pensare bene a cosa si dice perché lei non sa cara Sara Pinna, che Domenico è figlio di due imprenditori calabresi che amano la propria terra e che certamente con non poca fatica dimostrano quotidianamente di voler contribuire per migliorarla e supportarla nel pieno delle proprie possibilità. Lei con la sua qualifica da Giornalista dovrebbe ben sapere e dimostrare a coloro i quali si rivolge cosa sono etica e morale. Due qualità a lei sconosciute a quanto pare”.

“In ogni caso, qualora nella propria terra mancasse lavoro non ci sarebbe comunque da vergognarsi a cercarlo altrove. Dovrebbe saperlo, perché la storia lo insegna se lei avesse avuto modo di studiarla, che la Padania deve tanto ai meridionali e a molti di loro deve il suo sviluppo dal punto di vista lavorativo. La invito, senza rancore, a visitare la Calabria così che possa anche lei capire che terra meravigliosa è e quanta bella gente la abita, noi a differenza Sua, detestiamo i pregiudizi e il razzismo proprio non ci appartiene. Nascere lupi vuol dire amare i colori della propria squadra e supportarla in tutto e per tutto. Nessuno invece nasce ignorante, alcuni ahimè decidono di diventarlo. Vorrei ricredermi e sperare che non sia il suo caso. Il papà di Domenico”, conclude la lettera.

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