Giro d’Italia 2022, 4ª Tappa Avola-Etna (Nicolosi): percorso, punti di interesse e tradizioni

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Il Giro d’Italia 2022 riparte dalla Sicilia con la tappa Avola-Etna (Nicolosi): diamo un’occhiata al percorso e alle tradizioni culturali e culinarie delle città che la ospitano

Lasciata l’Ungheria, dopo il giorno di trasferimento impiegato ieri, prima ‘sosta forzata’, il Giro d’Italia riparte dalla Sicilia. La quarta tappa è lunga 172 km che si snodano dalla partenza di Avola fino al traguardo di Nicolosi. Neanche a dirlo, l’Etna è la protagonista assoluta. Da Avola si arriva a Noto, centro del Barocco siciliano, per poi toccare le zone di Pantalica e Vizzini. Fino al vulcano i ciclisti affronteranno un continuo saliscendi, seppur primo di vere salite. Percorso inedito per la salita finale che arriverà al rifugio Sapienza: si parte da Biancavilla fino a incontrare la Strada Milia, dopo l’Osservatorio Astrofisico si entra nella strada da Nicolosi per terminare al Rifugio Sapienza. Gli ultimi 3 km tutti su strada larga che si snoda per ampi tornanti, prevalentemente su colate laviche. Una lievissima contropendenza ai 500 m precede la svolta a U ai 250 m dove la strada riprende a salire sulla retta di arrivo di 200 m (salita al 3%) al termine della quale è posto il traguardo.

AVOLA 

Avola è una vera e propria perla incastonata fra Mar Ionio e Monti Iblei, metà gettonatissima per i turisti. Non solo splendide spiagge da cartolina, lo spettacolo naturalistico di Avola viene sintetizzato nella Riserva Naturale Orientata di Cava Grande del Cassibile con laghetti, necropoli e orchidee selvatiche, un must per chi ama il turismo naturalistico! Molto famoso il Carnevale avolese che attrae ogni anno migliaia di turisti da tutt’Italia. Fra i principali punti d’interesse troviamo: Piazza Umberto I, il Teatro Comunale, il vecchio mercato, il borgo marinaro e la Tonnara.

Avola è rinomata anche per la sua importante tradizione culinaria. La Mandorla di Avola è uno dei prodotti che caratterizza maggiormente il territorio. La varietà più coltivata è la Pizzuta. La mandorla viene utilizzata in diversi modi in cucina: dai confetti, alle gustose granite, ma fa anche da accompagnamento al pescato del giorno. Esiste addirittura il museo della Mandorla di Avola e dei prodotti tipici avolesi nel quale viene raccontata la storia di questo prodotto eccezionale. A proposito di prodotti eccezionali, impossibile non citare il nero d’Avola, vera e propria eccellenza del territorio. Vino dal colore rosso rubino, dal sapore vellutato e armonioso, va servito a 15-18° per accompagnare piatti di carne, grigliate, arrosti, selvaggina o taglieri di salumi e formaggi tipici.

NICOLOSI 

Nicolosi è una cittadina edificata intorno al XII secolo, situata alle falde dell’Etna. Tale posizione geografica la rese vittima della terribile eruzione del 1669 che originò i Monti Rossi. La città è stata spesso ricostruita ed è sempre tornata a nuovo splendore, nonostante i danni causati da colate laviche e terremoti. Denominata “Porta dell’Etna“, deve la sua vocazione turistica proprio al vulcano che si presenta a escursionisti di tutto il mondo con la sua straordinaria maestosità. Merita di essere visitato il museo della Pietra lavica ceramizzata, tecnica legata a doppio filo al nome del maestro Barbaro Messina, la cui produzione artistica gli è valsa il riconoscimento di Tesoro Umano vivente dell’Unesco.

Dalle bellezze artistiche a quelle naturali. Il Parco dell’Etna, istituito nel 17 marzo del 1987, è il primo ente naturalistico della Sicilia. Vanta 59.000 ettari e il suo territorio è diviso in 4 zone: nell’area di “Riserva integrale” (zona A) la natura è conservata nella sua integrità limitando al minimo l’intervento dell’uomo; l’area “Riserva generale” (zona B) è caratterizzata da appezzamenti di terreno in cui sono presenti case contadine che ne richiamano la vecchia architettura rurale;  l’area di “Protezione e sviluppo controllato” (zone C e D) si presenta notevolmente antropizzata nel rispetto del paesaggio e dell’ambiente. La protagonista è sempre l’Etna alta circa 3.350 m s.l.m. Rientrano nel territorio del Parco 20 comuni della provincia di Catania: Adrano, Belpasso, Biancavilla, Bronte, Castiglione di Sicilia, Giarre, Linguaglossa, Maletto, Mascali, Milo, Nicolosi.

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