Due italiani su tre non si fidano della Giustizia: qual è la fiducia dei cittadini a ridosso dei Referendum

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Secondo quanto emerge dal Rapporto Eurispes Italia 2022, due cittadini su tre (65,9%) dichiarano di non avere fiducia nel nostro sistema giudiziario, mentre il 34,1% esprime il proprio consenso

Poco più di due settimane ancora e gli italiani saranno impegnati alle urne per dire la loro sui Referendum sulla Giustizia, snodo cruciale per il futuro e la storia del nostro paese su un tema importante e delicato. Si voterà domenica 12 giugno e perché passi il ‘sì’ è necessario che venga raggiunto il 50%. Ma, al di là del pensiero, o dell’orientamento, degli italiani verso il ‘sì’ o il ‘no’, qual è, più in generale, la loro idea sulla giustizia italiana? C’è fiducia oppure no? Secondo quanto emerge dal Rapporto Eurispes Italia 2022, due cittadini su tre (65,9%) dichiarano di non avere fiducia nel nostro sistema giudiziario, mentre il 34,1% esprime il proprio consenso.

Il 23% dei cittadini indica come motivazione principale del malfunzionamento della giustizia l’eccessiva lentezza dei processi, il 19,8% risponde che i cittadini non sono tutti uguali davanti alla legge, il 13,6% sostiene che le cause vadano ricercate nell’assenza di certezza della pena, il 12,1% si appella a cause non ricomprese tra quelle proposte, l’11,9% afferma che le cause siano da ricercare all’interno delle scelte sbagliate operate dai magistrati, l’11,6% che le leggi sono inadeguate. Solo l’8% asserisce che la giustizia in Italia funziona bene. Tra l’altro oltre la metà dei cittadini, il 52,4%, non si è mai trovato nella condizione di difendersi da un reato o da un illecito; il 20,3% ha deciso di sporgere denuncia, mentre la restante parte, il 27,3%, ha preferito non farlo per una serie di ragioni: l’11% confessa che i fastidi di un procedimento legale erano superiori ai vantaggi che avrebbe ottenuto denunciando, il 10,1% dichiara di aver desistito dall’intento per non dover sostenere spese legali e il 6,2% perché sfiduciato nei confronti della giustizia, dalla quale pensava non avrebbe avuto una riparazione a quanto subìto.

Saranno cinque i quesiti del Referendum sui sei proposti inizialmente. L’unico bocciato riguardava la responsabilità diretta dei magistrati. E proprio su questo tema, sempre secondo quanto rileva il Rapporto, l’80,2% degli italiani intervistati sostiene che i giudici debbano essere giudicati con lo stesso sistema applicato a tutti i cittadini, il 78,2% che il primo compito della giustizia è garantire una pena adeguata per chi ha sbagliato, il 60,5% che il compito principe della giustizia è favorire il recupero ed il reinserimento sociale di coloro che sono stati condannati per gli errori commessi; infine, il 57,8% perora la causa secondo cui l’azione dei giudici sarebbe condizionata dall’appartenenza politica.

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