Reggina, dal sogno alla realtà: una Pasqua di passione

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Riflessioni amaranto a quattro giornate dal termine e a campionato, per la Reggina, già concluso

Senza voler fare “voli pindarici”, la stagione sportiva 2021-2022 della Reggina, in base ai programmi manifestati ai “4 venti” dall’avvento dell’attuale dirigenza, doveva essere l’annata della conquista della serie A. Il Progetto era stato “strombazzato” “URBI ET ORBI”. Invece, purtroppo, questa stagione sta rappresentando il peggiore momento dell’era Gallo. Pensandoci bene, per come si erano messe le cose, poteva andare ancora peggio. Non possiamo dimenticarci che si era partiti con l’obiettivo minimo di raggiungere i play-off. La partenza, grazie alla scelta di Aglietti, una garanzia per la serie B, confermava, appieno, che il traguardo si poteva raggiungere. Tant’è che, ad un certo punto del Campionato, la Reggina guardava tutte le squadre della categoria “dall’alto in basso”. Grande entusiasmo in Città, i tifosi toccavano “il cielo con un dito”, i dirigenti, durante le partite, gongolavano nella loro “tribuna privata”, il responsabile dell’area tecnica, a bordo campo, con il petto “tronfio”, si godeva le vittorie della sua “creatura”. Ad un certo punto le Stelle hanno “abbandonato” il Cielo, cadendo e scomparendo negli oceani terrestri. All’improvviso per “i figli delle stelle” della Reggina è calato il buio e, per almeno 10 settimane, brancolavano nella loro “triste notte” senza trovare “la strada maestra”. Nessuno in Città riusciva a capire cosa fosse successo, tant’è che, fino ad oggi, quanto accaduto, è rimasto “sospeso nell’aria”, senza alcuna spiegazione. Alcuni non conoscendo la causa e non ricevendo notizie di alcun tipo hanno paragonato quanto stava accadendo al “segreto di Fatima”. In quel periodo hanno pensato a tutte “le congetture” e pregavano per la Reggina affinché “risuscitasse”. Passavano i giorni, le settimane, ma di “Lazzaro” non si avevano notizie.

Un bel giorno si incomincio “a vedere la Luce”. Piano piano il buio stava lasciando le tenebre, l’alba iniziava a fare capolino facendo vedere qualche segno di ripresa (si iniziava ad intravedere qualche risultato positivo) fino a quando un “radioso Sole” non ha irradiato una splendida giornata. Cosa era successo? Era arrivato uno “Stellone” nel firmamento Reggino. In base alla sua Storia in tanti pensavano che potesse “surrogare” la Stella caduta. Tutti credevano che fosse “una meteora”, giunta per caso e non per scelta dei disperati dirigenti Reggini. Ma, siccome, la “fortuna aiuta gli audaci”, non volendo, questo Stellone, lavorando con furbizia e con una buona dose di fortuna, è riuscito a far “tornare la luce”, fino al punto che, passata la paura, con grande ottimismo, la Reggina, alzando lo sguardo al cielo, ha visto che chi le stava sopra non era lontanissima. La determinazione e la fortuna di Stellone, arrivato per una “botta di c…”(?), ha raccolto buoni frutti fino al viaggio di Cremona. Dopo la trasferta nella “galassia” lombarda, sembrava che lo Stellone fosse sufficiente per inondare di luce il “satellite” Reggina. Purtroppo, cosa è successo? Durante il percorso “il satellite” Reggina si è scontrato con i “Pianeti” Benevento ed Ascoli, uscendo con “le ossa rotte”, che l’hanno fatto “piombare” al 14° posto della classifica facendola tornare con “i piedi per terra”. Non bastasse quanto era successo, gli Astri, non contenti, si sono “messi contro”, mandando due “asteroidi” di nome IRPEF e INPS, per colpire la Reggina. Anche in questo caso, i dirigenti Reggini, confidando nello “Stellone”, si sono chiusi nella loro “torre d’avorio”, mentre il loro Comandante, stanco ed affaticato, soffriva in silenzio, senza dare notizie di sé, tant’è che in tanti hanno pensato che si stesse ripetendo il “segreto di Fatima”. BUONA PASQUA A TUTTI I VERI TIFOSI AMARANTO CHE RAPPRESENTANO LO ZOCCOLO DURO DELLA SOCIETÀ.

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