Ponte sullo Stretto, Siracusano: “è l’Europa a chiederlo”. Poi la critica al ministro Giovannini

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Il deputato di Forza Italia chiede maggiore attenzione sul Ponte sullo Stretto di Messina. Parole anche sull’abbattimento delle baraccopoli

“Non c’è una scelta alternativa a quella di realizzare un’opera che colleghi la Sicilia all’Europa, anche perché è la stessa UE a volere il Ponte sullo Stretto di Messina, più dell’Italia”. A ribadire ancora una volta il concetto è stata Matilde Siracusano, deputato messinese di Forza Italia. L’importante opera infrastrutturale potrebbe, infatti, non soltanto cambiare il destino di Calabria e Sicilia, ma permetterebbe il completamente del corridoio Berlino-Palermo. Un asse strategico dal punto di vista commerciale che ridarebbe all’Isola il suo ruolo originario di Hub del Mediterraneo. Insomma, una svolta per il Sud e tutta l’Italia in generale.

In un’intervista a SprayNews, l’onorevole Siracusano ha toccato diversi punti della sua attività politica, tra cui anche l’impegno per l’edificazione del Ponte sullo Stretto di Messina“Non si può abbondare la Sicilia con un’economia isolata che è quella in cui versa in questo momento, tra l’altro abbiamo appena approvato una legge che modifica la Costituzione, indicando l’insularità come condizione particolare e svantaggiata”, ha fatto presente Matilde Siracusano, che poi non ha nascosto la necessità di un’accelerazione da parte dell’esecutivo, mentre il ministro Enrico Giovannini è stato definito “tiepido” sulla questione. Un modo per spiegare che se una risposta definitiva non è ancora stata data, si tratta solo di responsabilità e volontà politiche.

Poi, in merito alle baraccopoli di Messina, ha dichiarato: “è una vera e propria barbarie che vessava la mia città da quasi 100 anni, uno scempio a cui ormai non si poteva davvero più assistere. Diciamo che dal primo giorno della mia attività parlamentare sono stata un po’ un’ossessione per tutti i miei colleghi rispetto a questo dramma: ho organizzato diverse iniziative, ho fatto numerosi interventi alla Camera, e normative legislative nell’ambito dei vari provvedimenti”. In molti hanno fatto il nome di Matilde Siracusano per le prossime elezioni amministrative, ma la diretta interessata ha respinto ogni possibile dubbio. Attenzione maggiore sui temi che tengono banco sul piano nazionale, in modo particolare la Giustizia. “E’ necessaria una riforma seria e profonda del sistema giudiziario e della magistratura: attualmente all’esame della Commissione di Giustizia c’è la Riforma del CSM. Devo dire che rispetto all’obiettivo che noi del centrodestra ci siamo posti, a mio avviso, il risultato sarà inferiore”.

Infine, un commento sul conflitto scatenato da Vladimir Putin in Ucraina. “Purtroppo al momento l’invio di armi a Kiev – ha concluso Siracusano – è l’unico aiuto possibile per evitare il terzo conflitto mondiale insieme alle sanzioni, che naturalmente sono dolorose, perché svantaggiano anche coloro che le impongono, in particolar modo l’Italia che non è autosufficiente dal punto di vista energetico delle materie prime e anche di tantissimi altri prodotti”.

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