L’Italia non pagherà il gas russo in rubli: “non ci dobbiamo spaventare più di tanto”

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La decisione dell’Italia è quella di non pagare il gas russo in rubli: lo ha annunciato il ministro per gli affari regionali Mariastella Gelmini

L’Italia non pagherà il gas russo in rubli. Il nostro paese ha deciso di rispondere così a Putin e alla sua scelta di imporre il pagamento del gas che esporta solo tramite rublo, la moneta esistente in Russia e che a causa della guerra ha conosciuto sbalzi importanti negli ultimi due mesi. Ad annunciarlo è Mariastella Gelmini, ministro per gli affari regionali, al Tg2 Post: “noi non siamo disponibili a pagare in rubli il gas russo”, ha detto. “Credo poi – ha aggiunto – che sia molto difficile anche per Putin rinunciare a vendere il gas, non ci dobbiamo spaventare più di tanto”.

Italia dunque decisa a continuare per la sua strada, quella di non mostrare alcun segno di cedimento nei confronti di Putin e della Russia, rischiando però di far cessare i rifornimenti di gas, come già accaduto nei confronti di Polonia e Bulgaria. Su questo Gelmini non ha paura:non ci dobbiamo far spaventare dalle minacce di Putin sul gas. Accanto al lavoro che stiamo facendo per diversificare i rifornimenti, il governo lunedì approverà un provvedimento sull’energia che andrà nella direzione di una drastica semplificazione per quanto riguarda la nostra economia e per non interrompere la catena delle produzioni rinnovabili”.

La strada è quella dell’autonomia, o comunque più indipendenza possibile dalla Russia. E sulla guerra “l’Ucraina difende anche i valori dell’Occidente. Se ci fosse una resa, non sarebbe possibile nessuna trattativa. La mossa di Putin sa tanto di rappresaglia. Rispetto a tutto questo, la scelta che oggi è stata ribadita anche dalla Von der Leyen è di non cedere a questo ricatto. Da parte dei Paesi europei c’è stata un’immediata solidarietà nei confronti di Polonia e Bulgaria. Noi non siamo disponibili a pagare il gas in rubli. Il governo sta lavorando per diversificare i rifornimenti, siglare accordi con altri Paesi, e rendere l’Italia nel più breve tempo possibile autonoma dalla Russia”.

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